(arabo Lādhaqiyya o Lādhiqiyya) Città della Siria occidentale (468.700 ab. nel 2004), capoluogo dell’omonimo distretto, situata sulla costa del Mediterraneo. È centro di una regione agricola ben coltivata (olivi, fichi e tabacco) e svolge funzioni commerciali, favorita dalla sua posizione, soprattutto dopo essere diventata lo sbocco di Aleppo, in seguito alla cessione di Alessandretta alla Turchia. ...
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Greco di Laodicea al Lico (m. 8 a. C.), figlio del retore Zenone. Avendo aiutato i Romani nell'invasione partica, fu investito (36 circa) del regno sulla parte del Ponto già governata da Deiotaro, la quale [...] ebbe perciò il nome di Ponto Polemoniaco. Dopo la sua morte il regno passò alla moglie di lui, Pitodoride ...
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(ar. ´Alawiyya) Nome («discendenti di ‛Alī») coniato dall’amministrazione francese per indicare la setta musulmana sciita dei Nuṣairī e la regione da essi abitata, fra Tripoli e Laodicea, sopra le falde [...] dalla quale uscì nel 1924 ricostituendosi come Territorio autonomo degli A., poi divenuto (1930) Governatorato autonomo di Laodicea. Prefettura della repubblica siriana dal 1935, di nuovo territorio autonomo nel 1939, con la definitiva cessazione del ...
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Figlio (m. 1287) di Boemondo VI, sotto la reggenza della madre Sibilla d'Armenia, assoggettandosi a grave tributo nei confronti del sultano Baibars, riuscì a conservare Tripoli e Laodicea. Morto Baibars [...] d'Armenia, tentò inutilmente la riscossa (1281). Mentre la contea era dilaniata da lotte intestine, il sultano d'Egitto s'impadronì di Laodicea (1287). Due anni dopo la morte di B., anche Tripoli fu espugnata e distrutta dalle fondamenta (apr. 1289). ...
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Figlia (sec. 13º) di Hethum I re di Armenia; sposò (1254) Boemondo VI principe di Antiochia e conte di Tripoli. Alla morte del marito (1275), ridotto ormai il dominio familiare a Tripoli e a Laodicea (quest'ultima [...] fino al 1287), assunse la tutela del piccolo Boemondo VII, sostenendo una lotta vivace contro Ugo III, re di Cipro, che le contestava il potere. Alla morte del figlio tentò di mantenersi ancora al potere, ...
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Figlio (n. 265 circa - m. 225 a. C.) di Antioco II e di Laodice, divenne re nel 246 essendo stato diseredato il figlio di Berenice, seconda moglie del padre; ne derivò la cosiddetta guerra laodicea contro [...] Tolomeo III, fratello di Berenice. S. dovette cedere alle pretese del fratello Antioco Ierace, lasciandogli, almeno di nome, il governo dell'Asia al di qua del Tauro. Qualche vittoria gli fece guadagnare ...
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Figlia di Baldovino II, re di Gerusalemme, sposò (1127) Boemondo II, creato principe di Antiochia; alla morte del marito tentò (1131-1136) di usurpare alla figlia Costanza la eredità paterna, ma per l'intervento [...] di Baldovino ottenne solo Laodicea e Gibelletto. ...
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Antiochia, principato di
Jean Richard
Il principato, fondato nel 1098 da Boemondo di Taranto e dal nipote Tancredi, aveva conosciuto una notevole espansione all'inizio del XII sec., ma in seguito ad [...] montagne dalla setta degli Assassini), riuscì a resistere fino al 1285, ma alla fine dovette capitolare. L'ultima piazza del principato, Laodicea, cadde il 20 aprile 1287.
fonti e bibliografia
C. Cahen, La Syrie du Nord à l'époque des croisades et la ...
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Nome di tre personaggi della storia romana: 1. Pretore (205 a. C.), amministrò la Sardegna, perse (203) in un attacco dei Cartaginesi la sua flotta che si accingeva a portare dalla Sicilia in Africa, prese [...] Naraggara; occupò quindi Utica; svolse poi trattative con i Cartaginesi e i Numidi (200). 2. Figlio del precedente (m. Laodicea 162 a. C.): pretore (168), comandò la flotta romana contro Perseo, che fece prigioniero a Samotracia; celebrò il trionfo ...
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Famiglia genovese, assai influente durante i secc. 12º-13º, quando suoi membri furono consoli, ambasciatori, ammiragli. Capostipite fu Guglielmo Embriaco (v.), il quale si distinse nella prima Crociata. [...] , salvo un breve periodo (1187-93), in cui fu occupata dal Saladino. Gli E. estesero in seguito i loro feudi ad Antiochia, Laodicea, Acri; ebbero terre anche in Liguria e in Lunigiana. S'estinsero verso la metà del sec. 15º; ne furono eredi i Cybo. ...
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apollinarista
s. m. (pl. -i). – Seguace di Apollinare di Laodicea il Giovane (sec. 4° d. C.) e della sua dottrina teologica (dichiarata eretica dall’imperatore Teodosio), secondo la quale veniva attenuata la pienezza della natura umana di...
metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia...