PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] sembra di manifattura cinese). Così non si può definire quanti dei materiali preziosi di transito per la città (turchesi, lapislazzuli, perle, ecc.) siano stati lavorati nelle officine palmirene. Una serie notevole di tessere fittili e di bronzo ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] toro in oro sbalzato (v. vol. Iv, p. 1059). Le parti laterali dell'arpa sono ornate da intarsi colorati (lapislazzuli, conchiglie, pietre rosse). Opere siffatte, dove i metalli nobili erano abbinati ad intarsi di materiale diverso, sono frequenti in ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] di vetro colorato. Il blu fu il colore prediletto dagli smaltisti limosini, che lo utilizzarono in quattro toni: nero, lapislazzuli, chiaro e turchese. Gli altri colori furono il rosso vivo opaco, il rosso porpora semitraslucido, il verde scuro e ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] avanzato (1470c.).
Dei primi anni Sessanta è la ricercata ed esuberante decorazione della cupoletta del portico, che imita coppe di lapislazzuli su un fondo di porfido e serpentino, con al centro una rigogliosa ghirlanda di frutta e fiori entro cui è ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] a Fiesole (Mus. Bandini). Occorre inoltre ricordare anche l'esistenza di i. realizzate in pietre dure, come il medaglione in lapislazzuli conservato a Venezia (Tesoro di S. Marco), che presenta in oro le tre figure della Crocifissione.Le i. più ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] nella c.d. croce di Lotario (Aquisgrana, Domschatzkammer) intorno al 1000, la piccola testa di donna in lapislazzuli riutilizzata come testa di Cristo nella croce di Erimanno (Colonia, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibl.) intorno al 1050 e ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] (Dalton, 1911).Quanto ai quattro minuscoli fiori di s. traslucido blu su bassorilievo d'argento, erroneamente ritenuti lapislazzuli, incastonati su una legatura di legno scolpito di un manoscritto del monastero atonita di Dionisio (33; Treasures of ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] una straordinaria sapienza compositiva. Non impressiona di meno la ricchezza profusa nella decorazione, con gli sfondi color lapislazzuli e le copiose dorature nelle aureole e nel fondo dei quadrilobi con angeli. La cappella della Maddalena segna ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] più raramente l'argento. Per vaghi, sigilli, pendenti, si usarono le pietre dure e semipreziose (cristallo di rocca, lapislazzuli, calcedonia, onice, agata, ametista, cornalina), l'avorio, ma anche terracotta, steatite, calcari, vetro. La faïence fu ...
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lapislazzuli
lapislàżżuli (anche lapislàżuli, lapislà[ż]żoli, ecc.) s. m. [dal lat. mediev. lapis làzuli, propr. «pietra del làzulum», cioè del lapislazzuli; làzulum, o lazur, è un adattamento dell’arabo lāzuward: v. azzurro]. – Antica denominazione...
azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. – 1. agg. Che ha il colore del cielo...