falda s. f. [dal germ. falda "piega"]. - 1. a. [porzione di vario materiale di larghezza molto superiore allo spessore: falde di gesso, di pasta sfoglia, di metallo] ≈ sfoglia, strato, striscia, [di metallo] [...] lamina, [se molto sottile] velo. b. (edil.) [superficie obliqua del tetto, ricoperta di tegole e sim.] ≈ spiovente. 2. (abbigl.) a. [parte inferiore e pendente di un abito: f. della marsina] ≈ lembo. ‖ ...
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limitatezza /limita'tets:a/ s. f. [der. di limitato]. - 1. [l'essere contenuto entro certi limiti: l. della mente umana] ≈ esiguità, finitezza. ↔ ampiezza, infinità, ricchezza, vastità. 2. [l'essere ristretto, [...] povero spiritualmente, anche assol.: l. di vedute] ≈ angustia, chiusura, grettezza, mediocrità, meschinità, ristrettezza. ↔ apertura, larghezza. ...
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abbigliamento /ab:iʎa'mento/ s. m. [dal fr. habillement]. - 1. [modo di vestirsi] ≈ foggia, mise, stile. 2. (estens.) [l'insieme degli oggetti con cui ci si veste] ≈ abiti, capi (di abbigliamento), capi [...] moda); fare una filza; filettare; foderare, imbottire, ovattare, soppannare; imbastire; impunturare; increspare; prendere (la larghezza, la lunghezza, le misure); provare; raffilare; rammendare, rattoppare, rinfrinzellare; ribattere; ricamare; rifinire ...
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abbondanza /ab:on'dantsa/ (ant. abondanza) s. f. [lat. abundantia, da abundare "abbondare"]. - 1. [gran numero di determinate cose, con la prep. di: a. di mezzi; raccontare un fatto con a. di particolari] [...] ≈ (lett.) copia, (lett.) dovizia, larghezza, molteplicità, quantità, ricchezza. ↑ eccesso, profusione, sovrabbondanza, (fam.) subisso. ↔ carenza, esiguità, insufficienza, limitatezza, penuria, pochezza, povertà, scarsezza, scarsità. ↑ assenza, ...
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abbondare (ant. abondare) v. intr. [lat. abundare "inondare, fuoriuscire"] (io abbóndo, ecc.; aus. avere, e nel sign. 1 anche essere). - 1. [assol., essere in gran quantità o in quantità superiore al bisogno: [...] di Dio; un paese che abbonda in materie prime] ≈ ↑ (non com.) ridondare, sovrabbondare. ↔ scarseggiare (di). ↑ mancare (di). 3. [usare con larghezza, con le prep. in, di o assol.: a. in cautele, di attenzioni; con lui è meglio a.] ≈ largheggiare (in ...
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magnifico /ma'ɲifiko/ agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus "grande" e tema di facĕre "fare"] (pl. m. -ci, ant. anche -chi). - 1. [che ha e dimostra magnificenza, cioè nobiltà d'animo, generosità [...] com.) splendido. ‖ magnanimo, nobile. ↔ avaro, gretto, meschino, miserabile. ● Espressioni: iron., fare il magnifico [ostentare larghezza nello spendere o nel donare] ≈ (fam.) fare lo splendido, largheggiare, scialacquare, (fam.) spendere e spandere ...
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armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] ghepardo), proporzione (adatto soprattutto quando si parla di valori e di misure: manca una giusta proporzione tra la lunghezza e la larghezza del cortile). Si può avere a. anche tra idee, sentimenti e sim. e anche tra persone. In tal caso il sinon ...
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mano s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. region. le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano). - 1. a. (anat.) [organo prensile e tattile dell'uomo posto all'estremità degli arti superiori: [...] (o man mano) → □; a man salva [senza incontrare resistenza: rubare a man salva] ≈ impunemente, liberamente; a piene mani ≈ con larghezza, generosamente, pienamente; a portata di mano [che è facile da raggiungere: la fermata della metro è a portata di ...
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frontone /fron'tone/ s. m. [accr. di fronte]. - 1. (archit.) [nei templi greci, coronamento architettonico a forma di triangolo] ≈ (disus.) frontespizio, timpano. 2. (bibl.) [nei libri a stampa, ornamento [...] che abbraccia tutta la larghezza d'una pagina e si pone in testa alle parti principali dell'opera] ≈ testata. 3. [piastra di ferro posta nel fondo di un caminetto per ripararlo dai danni del calore] ≈ frontale. ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] solo per dispensare “scusi” e “perdoni” (G. Verga). Il non com. prodigare, infine, indica un dare con tanta larghezza da risultare quasi eccessivo o addirittura sconsiderato: prodigava il danaro con la generosità di un principe (G. C. Chelli).
Per via ...
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Matematica
In geometria, termine usato, insieme a lunghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a lunghezza e altezza, per indicare una delle dimensioni di un corpo solido; la scelta della dimensione da chiamarsi...
larghezza
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nel Convivio; si trova anche nella Commedia, una volta nelle Rime, e inoltre nel Fiore e nel Detto.
Piuttosto limitata l'accezione di " ampiezza ": Cv II IV 4 (unico caso in cui il...