Famiglia di Ascidie composte (v. ascidie) che si presentano sotto forma di colonie incrostanti, talvolta di masse carnose (Polycyclus, Sarc0botrylloides), con individui (zooidi) disposti in sistemi intorno [...] di solito nella cavità atriale o in una speciale tasca incubatrice transitoria, fino a che non raggiunge lo stadio di larva appendiculata (oozoide).
La gemmazione in Botryllus è caratterizzata dal fatto che in essa non prende parte l'endoderma; il ...
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Classe (subphylum per alcuni autori) di Artropodi, a respirazione branchiale o tegumentale, con due paia di antenne e vario numero di appendici articolate, tipicamente bifide. Presentano un esoscheletro [...] attraverso metamorfosi, spesso lunghe e complicate. La forma larvale tipica è il nauplius, ma spesso dall’uovo sguscia una larva detta zoea, che rappresenta uno stadio più avanzato di sviluppo.
Salvo pochissime eccezioni, i C. sono animali acquatici ...
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PIRAUSTA (lat. scient. Pyrausta)
Athos Goidanich
Genere di Farfalle della famiglia dei Piralidi composto di numerose specie fra le quali una, la P. nubilalis, si è acquistata una trista celebrità mondiale [...] La femmina depone le uova sulle foglie della pianta ospite e le larve penetrano negli steli, che scavano in tutti i sensi; finito La specie ha da noi due generazioni, e sverna allo stato di larva matura in parti di pianta (stoppie) rimaste sul campo. ...
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GEOTRUPI (lat. scient. Geotrupes Latr.: da γῆ "terra", e τρυπάω "perforo")
Athos Goidanich
Genere d'Insetti Coleotteri della famiglia Scarabeidi, di media grandezza, tozzi, convessi al dorso e piani [...] con la femmina, essi scavano sotto i mucchi di queste sostanze delle profonde gallerie con camera terminale nella quale depongono un uovo e che poi riempiono di escrementi che nutriranno la larva: es. Geotrupes stercorarius L. (v. coleotteri). ...
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fasciola
Verme Trematode (Fasciola hepatica), cosmopolita, parassita nei condotti biliari del fegato di bovini, ovini, equini, raramente di altri animali (maiale), accidentalmente dell’uomo. Lungo fino [...] che è un piccolo mollusco d’acqua dolce, Limnaea in Europa e Galba truncatula in Asia, nel quale si sviluppa la larva. Stadi larvali intermedi (cercarie) si incistano nei terreni umidi; ingeriti da erbivori o dall’uomo, penetrano nel fegato, dove ...
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(o Lofogastridi) Ordine di Crostacei Malacostraci Eumalacostraci, in maggioranza marini, cosmopoliti, planctonici, in genere di piccole dimensioni, di aspetto simile a quello dei Macruri (v. fig.). Hanno [...] .
È detto misidiforme l’ultimo stadio larvale dei Crostacei Decapodi, successivo allo stadio di zoea, in cui la larva assume un aspetto simile all’adulto, con 13 paia di appendici sul cefalotorace, occhi peduncolati, e appendici toraciche fornite ...
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. Malattia prodotta sulla cute dell'uomo e degli animali dalla presenza di acari (v.). Le acariasi più comuni sono, nell'uomo, la scabbia (v.) e la acariasi da grano. Quest'ultima, studiata in Italia da [...] biada, fave, farine, ecc.) guasti. È dovuta ad un acaride, il Pediculoides ventricosus, che vive come parassita sulle larve di parecchi insetti (tignole dei cereali). Altri acari che possono dar origine ad eruzioni cutanee, sono il Leptus autumnalis ...
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IPODERMOSI (dal gr. ὑπό "sotto" e δέρμα "pelle"; ted. Hautdassel-Larvenkrankheit)
Nino Barboni
Malattia parassitaria caratterizzata dalla presenza di nodosità sottocutanee prodotte dalle larve di alcuni [...] 'ipodermosi (da H. bovis e lineatum) è stata riscontrata anche nei solipedi. Le regioni di predilezione del parassita (larva matura) sono il dorso, i lombi, la groppa. Il danno economico dell'infestazione è principalmente in rapporto al deprezzamento ...
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tenia anatomia Denominazione comune a molte formazioni anatomiche nastriformi, dette anche benderelle o strie: t. del colon, ciascuna delle 3 formazioni di tessuto muscolare che percorrono il colon in [...] embrioforo). Nell’ospite intermedio che ha ingerito l’uovo, il guscio di questo viene disciolto dai succhi digestivi e la larva esacanta che ne sguscia, attraversando l’epitelio intestinale, migra per via sanguigna o linfatica e raggiunge la sua sede ...
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HEIDER, Karl
Zoologo, nato a Vienna il 28 aprile 1856; fu professore di zoologia nell'università di Innsbruck dal 1894 al 1918, in quella di Berlino fino al 1924. Ha compiuto ricerche nei campi più varî [...] sullo sviluppo degl'Insetti (Idrofilo), del Balanoglosso, di cui descrisse per la prima volta (1910) le trasformazioni della larva tornaria, dei Tunicati, ecc. È autore anche d'importanti trattati di cui il principale è: Lehrbuch der vergleichenden ...
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larva
s. f. [dal lat. larva, con i primi 3 sign.; il passaggio al sign. zoologico (avvenuto con Linneo, 1735) è dovuto al fatto che il bruco è considerato come la «maschera» dell’insetto perfetto]. – 1. Nome che gli antichi Romani davano agli...
larvare
v. tr. [der. di larva; cfr. lat. larvare «stregare»], letter. – Mascherare, spec. in senso fig.: cercò di l. di disinteresse il suo meschino proposito. ◆ Part. pass. larvato, anche come agg. (v. la voce).