Phylum di animali marini, d’acqua dolce o terrestri, a simmetria bilaterale (tranne i Gasteropodi, in cui la simmetria è profondamente modificata), non metamerici.
Anatomia
I M. hanno corpo a tegumento [...] di pali piantati in fondo al mare collegati fra loro poco sotto la superficie mediante corde vegetali dette libani. Le larve dei M. si fissano ai libani e qui in condizioni opportune si accrescono rapidamente; al raggiungimento delle dimensioni i M ...
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Zoologia
M. comune (o m. domestica o delle case) Specie di Insetto Dittero Brachicero Muscomorfo Muscide (Musca domestica; fig. A). Ha forma tozza, con solo il primo paio di ali atto al volo, il secondo [...] adulti compaiono in marzo; le femmine depongono le uova nelle olive: le varietà a olive precoci sono le più attaccate. Le larve si nutrono della polpa del frutto, in cui scavano gallerie tortuose e, dopo 12-20 giorni, raggiunta la maturità, ne escono ...
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Classe di Molluschi; la più numerosa del phylum, con oltre 80.000 specie diffuse in tutte le regioni del globo. Per molti caratteri si connettono agli Anfineuri, da cui sembrano derivati. Hanno una tipica [...] le uova in cordoni o ammassi gelatinosi; alcuni generi sono vivipari. La segmentazione è totale, del tipo spirale. La larva è un tipico veliger.
I G. sono originariamente animali acquatici, prevalentemente marini, erbivori o carnivori, lenti nei ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] ritmiche contrazioni ne provoca il movimento. Nei Molluschi, l’espansione ciliata che si trova nella parte anteriore della larva veliger. Nei Cefalocordati, membrana che separa la cavità orale dalla faringe, e che corrisponde al confine tra cavità ...
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GRANDORI, Remo
Baccio Baccetti
Nacque a Viterbo il 29 genn. 1885 da Luigi e Caterina Pacchiarotti.
Dopo aver completato gli studi medi nella città natale, s'iscrisse alla facoltà di scienze naturali [...] i momenti delle differenziazioni embrionali, dalla diapausa alla blastocinesi, e la formazione delle gonadi nell'embrione e nella larva.
Successivamente si dedicò alla patologia del baco, di cui studiò una malattia nota come flaccidezza, sviluppò ...
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scarabei, carabi e coccinelle
Giuseppe M. Carpaneto
Insetti corazzati
I Coleotteri sono un ordine di Insetti caratterizzato dalla trasformazione delle ali anteriori in due scudi che generalmente ricoprono [...] , tarme della farina, pimelie.
Lo sviluppo dei Coleotteri è completo come in tutti gli Insetti Olometaboli: dall’uovo nasce una larva che si nutre, si accresce e si trasforma in una pupa dormiente che, dopo la metamorfosi, si trasforma nell’insetto ...
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Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] ., Coleotteri, Lepidotteri, Ditteri); m. degradativa quando la struttura dell’adulto è meno complessa rispetto a quella della larva (per es., Rizocefali, vari Copepodi parassiti); infine si parla di ipermetamorfosi quando si ha una successione di due ...
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Mimetismo
HHenry B. D. Kettlewell
di Henry B. D. Kettlewell
Mimetismo
sommario: 1. Le opinioni del XIX secolo. 2. Progressi del XX secolo. 3. Il mimetismo criptico (criptismo). a) Colorazioni spezzate. [...] utilizzata da una grande varietà di organismi come richiamo sessuale o come esca per il cibo. In Nuova Zelanda la larva della zanzara dei funghi Boletophila luminosa, che vive nelle caverne, ha un organo luminescente nella regione anale. Essa se ne ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] ipotesi della formazione delle perle ad opera di un parassita; e il lavoro Ricerche anatomo-fisiologiche sul baco da seta o larva del Bombyx mori (Torino 1854, trad. tedesca Stettin 1854), in cui identificò e descrisse le spore di uno sporozoo, spore ...
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COSTA, Oronzo Gabriele
Maria Beatrice D'Ambrosio
Nacque da Domenico e Vita Manieri ad Alessano (Lecce) il 26 ag. 1787. Frequentò a Lecce le prime scuole, si occupò per qualche tempo di filosofia ed [...] specie di Ditteri, e di Lepidotteri oltre alle malattie da cui possono essere colpiti questi ultimi. A tale proposito descrisse la larva della Falena mori (Descrizione e cura delle malattie cui varino soggetti i bachi da seta, in Atti del R. Istituto ...
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larva
s. f. [dal lat. larva, con i primi 3 sign.; il passaggio al sign. zoologico (avvenuto con Linneo, 1735) è dovuto al fatto che il bruco è considerato come la «maschera» dell’insetto perfetto]. – 1. Nome che gli antichi Romani davano agli...
larvare
v. tr. [der. di larva; cfr. lat. larvare «stregare»], letter. – Mascherare, spec. in senso fig.: cercò di l. di disinteresse il suo meschino proposito. ◆ Part. pass. larvato, anche come agg. (v. la voce).