Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono [...] come negli Anellidi Policheti e negli Echinodermi. Larvicolo è l’insetto o altro organismo che vive come parassita nel corpo delle larve di insetti; larviparo è quello che, invece di deporre uova, genera l. (per es. i Ditteri Estridi, che parassitano ...
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La prima larva parassita, successiva all’oncosfera, di alcuni Platelminti Cestodi e particolarmente di Botriocefalidi. La larva p. del botriocefalo vive nei Copepodi di acqua dolce del genere Cyclops e [...] quando questi sono ingeriti da un pesce si trasforma in larva plerocercoide. La tenia adulta si sviluppa poi negli animali che si nutrono del pesce e quindi anche nell’Uomo. ...
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(o larva t.) La tipica larva libera, natante, degli Anellidi Policheti, di forma ovoidale, trasparente, con una caratteristica corona di ciglia (prototroco; monotroche sono le t. provviste solo del prototroco) [...] preorale, dal resto del corpo, e due fasce aggiuntive, una posta sotto la bocca (metatroco) e una sopra l’ano (telotroco; le larve in cui si è sviluppato si chiamano telotroche); all’apice superiore si trova un ciuffo di ciglia che si diparte da una ...
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La larva pelagica della maggior parte degli Echinodermi.
Ipotetico organismo pelagico precambriano a simmetria bilaterale fatto a bariletto, da cui sarebbero derivati gli Echinodermi. ...
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Famiglia di Imenotteri Calcidoidei parassiti. Si sviluppano per ipermetamorfosi. La larva neonata di Perilampus (v. fig.) penetra in un insetto fitofago (per es., un bruco di Lepidottero) e attende la [...] venuta di un parassita primario (larva di Icneumonide o di Tachinide) che aggredisce installandosi come endofago e dopo, trasformandosi notevolmente, come ectofago. Alcuni generi sono cecidiogeni. ...
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transdeterminazione In biologia dello sviluppo, termine coniato da E. Hadorn (1968) per indicare il cambiamento del destino dei dischi imaginali di Drosophila melanogaster che, in coltura, producono una [...] dello sviluppo embrionale. Lo schema di sviluppo di un disco imaginale può essere conservato anche dopo la sua rimozione dalla larva e il successivo trapianto in un altro adulto, dove esso cresce ma non si differenzia. Il differenziamento avviene ...
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Gli studi embriologici degli ultimi anni sono stati notevolmente influenzati dal sorgere della biologia molecolare, cioè di quella scienza che ha dimostrato come tutti i caratteri di un organismo vengano [...] di usare messaggi diversi in momenti diversi dello sviluppo. Joseph e Judith Ilan (1970-74) hanno proposto che in larve d'insetti quest'ultimo meccanismo possa basarsi sulla comparsa di diversi fattori d'inizio della sintesi proteica o di diversi ...
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Strongilidei Ordine di Nematodi che nella fase adulta parassitano Vertebrati terrestri, mentre gli stadi larvali sono terricoli batteriofagi o parassiti di Anellidi e Molluschi; i maschi sono dotati di [...] , pochi sono specifici dell’uomo. Alcune specie sono ematofaghe; talune si nutrono a spese della mucosa intestinale.
La larva rabditoide di Anchylostoma sguscia dall’uovo e in condizioni favorevoli di temperatura (27 °C), di umidità e di oscurità ...
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Classe di Mesozoi comprendente forme parassite di invertebrati (Ofiuroidi, Nemertini, Anellidi). Lo stadio asessuale è un plasmodio ameboide parassita delle cavità interne e dei tessuti dell’ospite, che [...] primordiali. Le forme sessuate mature abbandonano l’ospite e la fecondazione avviene nell’acqua del mare, dove si sviluppa la larva infusoriforme, partorita dalla femmina come embrione ciliato, che infetta un nuovo ospite della stessa specie. ...
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tenia anatomia Denominazione comune a molte formazioni anatomiche nastriformi, dette anche benderelle o strie: t. del colon, ciascuna delle 3 formazioni di tessuto muscolare che percorrono il colon in [...] embrioforo). Nell’ospite intermedio che ha ingerito l’uovo, il guscio di questo viene disciolto dai succhi digestivi e la larva esacanta che ne sguscia, attraversando l’epitelio intestinale, migra per via sanguigna o linfatica e raggiunge la sua sede ...
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larva
s. f. [dal lat. larva, con i primi 3 sign.; il passaggio al sign. zoologico (avvenuto con Linneo, 1735) è dovuto al fatto che il bruco è considerato come la «maschera» dell’insetto perfetto]. – 1. Nome che gli antichi Romani davano agli...
larvare
v. tr. [der. di larva; cfr. lat. larvare «stregare»], letter. – Mascherare, spec. in senso fig.: cercò di l. di disinteresse il suo meschino proposito. ◆ Part. pass. larvato, anche come agg. (v. la voce).