Tuttofuoco, Patrick
Tuttofuòco, Patrick. – Artista (n. Milano 1974). Frequenta la facoltà di architettura del Politecnico di Milano e l’Accademia di Brera, e tiene la sua prima personale nel 2000 presso [...] (Milano, Mumbay, Udaipur, Jaipur, New Delhi, Bangkok, Kuala Lumpur, Jakarta, Singapore, Shanghai, Beijing, Seul, San Francisco, LasVegas, Los Angeles, Mexico City, São Paulo, Rio de Janeiro). Nello stesso anno presenta l’istallazione dal titolo ...
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LiFi
(Li-Fi, Li-fi), s. m. inv. Acronimo dell’ingl. Light Fidelity, sistema di comunicazione tra dispositivi elettronici basato sulla frequenza della luce.
• A LasVegas vedremo anche il primo smartphone [...] Li-fi (light fidelity), ovvero capace di trasmettere dati attraverso la luce. Una soluzione che, in teoria, è molto più economica e veloce delle onde radio usate dalle reti wi-fi. Della tecnologia Li-Fi ...
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bluray
(blu-ray, Blu-ray), loc. s.le m. e agg.le inv. Supporto di memoria ottica sul quale è possibile memorizzare contenuti in Full HD e Ultra HD, che deve il suo nome al raggio laser di colore blu [...] , con il suo acronimo Ces che da noi suona davvero male, compie mezzo secolo. Apre le porte giovedì a LasVegas alla tecnologia del prossimo futuro fra intelligenza artificiale per le masse applicata ad ogni dispositivo possibile, Internet delle cose ...
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Kohn Pedersen Fox associates
– Studio di architettura statunitense (noto anche con la sigla KPF), fondato nel 1976 da A. Eugene Kohn (n. Philadelphia 1930), William Pedersen (n. St Paul, MN, 1938) e [...] ), una torre di 118 piani (la più alta di Hong Kong) che ospita uffici e l’hotel Ritz Carlton; il Mandarin oriental a LasVegas (2007-09); la Tour first nel sobborgo parigino de La Défense (2007-11), attualmente la più alta in Francia, frutto della ...
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Jerde, Jon
Jerde, Jon. – Architetto statunitense (n. 1940). Ha studiato alla School of architecture della University of Southern California di Los Angeles e nel 1977 ha fondato lo studio di pianificazione [...] (1995), il cui straordinario lighting design è stato curato da Jeremy Railton & associates, e il Wynn Hotel LasVegas (2005), per il quale J. ha curato concept e site plan. Lo studio ha poi continuato a realizzare colossali interventi in Giappone ...
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scommettificio
s. m. (iron.) Industria, fabbrica di scommesse.
• Se quel che si sente dire allo «scommettificio» cremonese sarà confermato, per l’Atalanta sono guai: (Fabrizio Biasin, Libero, 5 giugno [...] in uno scommettificio e divertimentificio a luci rosse sotto il controllo della mafia) è fondata sul turismo sessuale, peggio che LasVegas. (Ishmael, Italia Oggi, 20 dicembre 2014, p. 12).
- Derivato dal s. f. scommessa con l’aggiunta del suffisso ...
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ultrabook
s. m. inv. Personal computer portatile e leggero, molto più sottile delle dimensioni abituali di un libro.
• Sono sottili, potenti, hanno una batteria che dura a lungo, non costano troppo ma [...] , l’ultima generazione di computer portatili che ha animato le conferenze e gli stand del Consumer Electronic Show di LasVegas. (Federico Cella, Corriere della sera, 12 gennaio 2012, p. 33, Cronache) • Risale a pochi giorni l’annuncio da parte ...
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Fuchs, Markus
Caterina Vagnozzi
Svizzera • 1956 • Specialità: Salto ostacoli
Componente di una famiglia che espresse a livello internazionale cinque concorrenti di provata capacità ‒ in particolare [...] sette finali della FEI World Cup Indoor, piazzandosi primo nel 2001 a Göteborg (sempre con Tinka's Boy), due volte terzo, nel 1992 a Del Mar (con Shandor) e nel 2004 a Milano (con Tinka's Boy), e secondo nel 2000 a LasVegas (con Tinka's Boy). ...
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spin-off
<... òf> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Nel linguaggio televisivo, prodotto derivato da un’opera già esistente e affermata della quale costituisce una derivazione. Nella [...] (dal 2004), derivati da CSI: crime scene investigation (dal 2000; CSI: scena del crimine), la serie originaria ambientata a LasVegas. Anche il cinema ha seguito questa tendenza, ricavando uno spin-off dalla saga d’animazione di Shrek (2001-10), da ...
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Siegel, Benjamin «Bugsy»
Malavitoso statunitense (New York 1906-Los Angeles 1947). Entrò nel mondo del crimine con Meyer Lansky e Charles «Lucky» Luciano ai tempi del proibizionismo e gestì a Hollywood [...] il racket nell’industria cinematografica negli anni Trenta. Intuite le potenzialità di LasVegas per il gioco d’azzardo, persuase Lansky e Luciano a investire in un albergo-casinò, il Flamingo, che tuttavia stentò a generare profitti. Forse per ...
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boutiquizzato
p. pass. e agg. Costituito da più negozi indipendenti; modificato dalla presenza di numerosi negozi eleganti. ◆ È sempre più difficile sentirsi a proprio agio nei luoghi dove si vende e si compra. Perfino se rappresentano il...
strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...