Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] in molte repubbliche latino-americane e in particolare in Messico, nel Perù (dove i lavoratori permanentemente legati ai latifondi presero il nome di yanaconas) e nell’attuale Ecuador (dove furono chiamati conciertos). L’abolizione formale del p ...
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Uomo politico del Venezuela (Guatire, Miranda, 1908 - New York 1981). Fondatore (1941) del partito di Acción democrática, partecipò alla rivoluzione dell'ott. 1945 che rovesciò il regime di Medina Angarita. [...] quest'ultimo (1958) fu eletto presidente della Repubblica (1959-64), riprendendo una politica riformatrice (espropriazione dei latifondi, lavori pubblici) e scontrandosi con le opposizioni della destra conservatrice e della sinistra filo-castrista. ...
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OXE, Peder
Verrnund G. Laustsen
Uomo di stato danese, nato il 7 gennaio 1520, morto il 24 ottobre 1575. Era figlio del ricco aristocratico Johan O. Fu mandato all'estero già all'età di 12 anni (1532); [...] l'amministrazione dei beni familiari che seppe egregiamente amministrare nonostante la sua giovane età. Ereditò varî grandi latifondi, divenne nel 1552 membro del consiglio di stato (Rigsraad) e fu inviato in importanti missioni diplomatiche all ...
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(gr. Πισιδία) Regione storica della Turchia meridionale, situata anticamente tra Panfilia, Frigia, Licaonia, Cilicia e Licia. Abitata dai Pisidi, popolo d’incerta origine, la P. nel 2° millennio a.C. [...] indipendenti. Con i Seleucidi i vecchi centri furono ellenizzati (Antiochia e Seleucia Sidera), l’interno e i santuari con i latifondi restarono però anellenici e antiellenici. Con la pace di Apamea passò al regno di Pergamo e, forse nel 102, fu ...
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(serbocr. Bosna) Regione della Penisola Balcanica di NO, limitata a N dalla Sava e dall’Una, a E dalla Drina, a O dalle Alpi Dinariche, che la separano dall’Adriatico. A S confina con l’Erzegovina. Il [...] e Bosna, affluenti della Sava.
Il paesaggio della B. ha subito notevoli trasformazioni dopo la liquidazione dei latifondi. Attivo il settore primario: cereali, patate, frutticoltura (prugne), allevamento e silvicoltura. Specie nella media valle del ...
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. Tale voce corrisponde alla latina colonatus (o ius colonatus) designante nel periodo del basso impero la condizione degli agricoltori vincolati al fondo che coltivavano, e che si trova usata Cod. Th., [...] d'analoghi ceti nei paesi ellenici, si sia formato un ceto agricolo di condizione umile, che si diffuse anche più coi latifondi dei grandi proprietarî e che ha molti tratti simili coi coloni dell'epoca più tarda.
La lex Marciana e la lex Hadriana ...
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GATTINARA, Francesco Giuseppe Arborio di
Andrea Merlotti
Figlio quartogenito del marchese Carlantonio Mercurino (morto nel 1726) e di Placida Besozzi, nacque a Gravellona Lomellina, ove il padre si [...] famiglia dell'antica nobiltà vercellese (il cui nome traeva origine dal consortile di Arboro) che nel XVII secolo possedeva vasti latifondi. La sua linea (che si fregiava dei titoli di marchesi di Gattinara, conti di Viverone e di Albano, baroni di ...
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Denominazione di diverse forme di gestione delle aziende agricole, accomunate dalla separazione tra la persona del proprietario della terra da quella del lavoratore ( colono) e dal fatto che quest’ultimo [...] parte di un coltivatore, senza opposizione del proprietario. In un primo tempo la concessione fu limitata ai lavoratori del latifondo, in seguito fu estesa anche agli estranei. Il colono è obbligato a pagare un canone al proprietario, ma acquisisce ...
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KOLCHOZ
Ettore Lo Gatto
. Parola composta russa formata dalle abbreviazioni di Kollektivnoe chozjajstvo (economia agricola collettiva), forma superiore, secondo la definizione sovietica, delle cooperative [...] comprende, oltre i kolchozy a base cooperativa, anche i grandi enti statali o sovchozy (Sovetskoe chozjajstvo), trasformazione degli antichi latifondi.
Bibl.: A. Bičenko, Kolchozi SSSR (I k. dell'U.R.S.S.), nella raccolta Kooperacija SSSR za 10 let ...
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Città dell'Etruria marittima, su un diverticolo dell'Aurelia, nei pressi di Orbetello, su un colle a cono tronco nelle propaggini meridionali del Monte Argentaro. Virgilio (Aen., X, 167) la nomina tra [...] municipio al tempo della guerra sociale. Al tempo delle guerre civili Lucio Domizio Enobarbo, che possedeva su quella costa immensi latifondi, ne mosse ad occupare Marsiglia (Caes., Bell. Civ., I, 34). Al tempo di Rutilio Namaziano (Itin., I, 285-90 ...
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latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...