TARSITANO, Fausto. –
Francesca Tacchi
Nacque a Roggiano Gravina (Cosenza) il 18 dicembre 1927. Il padre Francesco, sarto come il nonno ed ex socialista interventista, e la madre Amalia, casalinga, ebbero [...] applicazione del decreto Gullo del 1944 sulle concessioni delle terre incolte ai contadini, partecipò al movimento di occupazione dei latifondi come segretario del PCI di Roggiano Gravina; ferito in uno scontro con la polizia, fu condannato nel 1949 ...
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. Nell'economia agraria dell'alto Medioevo si dice "corte" (v.) il fondo dominante, dal quale dipendono altri fondi, coltivati sia da servi, sia da liberi, sia da semiliberi. L'etimologia della parola [...] siano state nell'alto Medioevo un istituto di derivazione germanica, o siano invece da riguardarsi come la prosecuzione degli antichi latifondi romani. È prevalsa per lungo tempo la prima opinione; ma essa è oggi abbandonata da tutti gli studiosi in ...
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LYCIA et PAMPHYLIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome si designò ufficialmente, a partire da Vespasiano, una provincia romana di nuova istituzione, comprendente le due regioni nominate e [...] 1892; M. Rostovtzeff, Die Domäne von Pogla, in Oesterr. Jahreshefte, IV, 1901, suppl. b, cc. 37-46 (sulla trasformazione dei latifondi religiosi in dominî imperiali); v. poi le introduzioni ai singoli centri in Tituli Asiae Minoris, II, i (E. Kalinka ...
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LETTONIA (XX, p. 988; App. I, p. 788)
Elio MIGLIORINI
Pietro MARAVIGNA
Il 4 agosto 1940, la Lettonia è venuta a far parte, come quindicesima repubblica federata, dell'Unione Sovietica, mentre era ancora [...] agraria radicale ha portato alla collettivizzazione delle terre, annullando le riforme agrarie borghesi che avevano diviso i latifondi in piccole proprietà; inoltre è stata disposta la nazionalizzazione delle industrie e delle banche.
Storia. - Dopo ...
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GRANGIA
P. F. Pistilli
Con il termine g. si indicano le strutture medievali per il lavoro destinate, nella funzione di aziende agricole e pastorali (curtes grangiarum), allo stoccaggio di derrate, alla [...] Consuetudines (PL, CXLIX, coll. 738-740) si vennero costituendo dal sec. 11° contestualmente alle grandi acquisizioni di latifondi in molte regioni della Francia. Il fatto che vi risiedessero comunità stanziali rese necessaria la realizzazione di ...
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Vedi OLBIA. - 3 dell'anno: 1963 - 1996
OLBIA (᾿Ολβία, Olbia)
G. Pesce
3°. - Città della Sardegna, sulla costa N-E, nel profondo Golfo degli Aranci (l'᾿Ολβιανὸς λιμήν di Tolomeo, iii, 3, 4). È incerto [...] cui Atte ex concubina di Nerone - documentata da bolli di embrici e da iscrizioni funerarie, fa dedurre che esistettero latifondi imperiali nell'agro olbiano. I numerosi miliari relativi a riattamenti di arterie stradali facenti capo ad O. attestano ...
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schiavitu
Tito Menzani
schiavitù Istituzione sociale in cui la proprietà è estesa anche su alcune persone, dette appunto schiavi, considerati a tutti gli effetti beni che fanno parte del patrimonio dei [...] terreno (la gleba, che in latino significa «zolla»). In questo caso i servi della gleba coltivavano i latifondi che appartenevano ai proprietari terrieri, pagavano un fitto ed erano obbligati a determinate prestazioni di lavoro (corvées); erano ...
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Uruk
Antica città della Bassa Mesopotamia (60 km a N-O di an-Nasiriyah). Già importante nella fase protostorica cui dà nome (➔ Uruk, periodo di), la città raggiunse i 100 ha nel periodo protodinastico [...] nel 12° sec. e restituita da Assurbanipal. In età neobabilonese e persiana U. fu al centro di un rilancio economico, con i vasti latifondi templari gestiti da appaltatori privati. Conobbe ancora periodi di floridezza in età ellenistica e partica. ...
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Città dell'Albania centrale, situata sulle rive dell'Osum, ramo principale del Semeni, in un punto dove il fiume, prima di sboccare in pianura, è rinserrato fra due serie di rilievi calcarei, in una stretta [...] l'orizzonte a oriente della città, e alla regione collinosa dei Malakastra, una grande parte della Musacchia, coi suoi vasti latifondi; è perciò una delle città più ricche dell'Albania. Gli uliveti dei suoi dintorni sono, con quelli di Elbasan, i ...
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KOGĂLNICEANU, Mihail
Claudio Isopescu
Storico e uomo politico romeno, nato nel 1817 a IaŞi dove, per mezzo del suo primo maestro, prese contatto con lo spirito nazionalista della scuola latina transilvana. [...] del Consiglio dei ministri (1860); fece il colpo di stato del 2 maggio 1864 attuando l'espropriazione dei latifondi a favore dei contadini, facendo votare l'istruzione elementare obbligatoria, il codice civile, quello penale, ecc. Come ministro ...
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latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...