MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] centrale e la direzione.
Alla fine del decennio, il M. aveva compreso che in Calabria la lotta contro il latifondo era ormai conclusa: di fronte allo spopolamento delle campagne, dovuto all'emigrazione di massa verso il Nord conseguente al miracolo ...
Leggi Tutto
GIOVANELLI, Giovanni Andrea
Rotraud Becker
Nacque a Venezia il 14 ott. 1618 da Cecilia Nicolai de Castello e da Benedetto, del ramo veneziano della famiglia Giovanelli de' Noris, originaria di Gandino, [...] interessi), l'aggregazione al patriziato veneto. Il 29 settembre il Senato aveva già concesso alla famiglia, per l'acquisto di un latifondo nelle campagne, il titolo di conti di Morengo e Carpenedo.
Morengo, un paese di 650 anime tra Bergamo e Crema ...
Leggi Tutto
CASTRILLI, Vincenzo
Domenico Miani-Calabrese
Nacque a Campobasso l'11 ag. 1885 da Carlo e Maria Ricciuti. Laureatosi (1907), entrava per concorso al ministero della Pubblica Istruzione. Poco più di [...] , Roma 1950).Altre indagini dedicò alla proprietà fondiaria in Sicilia. Già in una prima ricerca (1926) il problema del latifondo veniva considerato non a sé stante, ma nel più vasto aspetto di iniziative capaci di creare sviluppo economico con largo ...
Leggi Tutto
CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] , giuridici ecc. avanti il secolo XII", omettendo, in altre parole, di confrontarsi con l'assetto vero e proprio del latifondo, di "metter da parte i discorsi generici sulla grande proprietà medievale e fermar l'attenzione su le grandi proprietà".
L ...
Leggi Tutto
CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] : egli infatti nell'agosto del 1860 propose e fece approvare dal Consiglio civico di Salemi la forzosa enfiteusi dei latifondi ecclesiastici esistenti in quel comune, provocando e ispirando il decreto del prodittatore A. Mordini del 18 ott. 1860, col ...
Leggi Tutto
MAJORANA CALATABIANO, Salvatore
Fulvio Conti
Nacque a Militello, presso Catania, il 24 dic. 1825 da Valentino Majorana Reforgiato e da Antonietta Calatabiano. Nel 1842 si trasferì a Catania, dove si [...] battaglia, potendo adesso contare su un suo qualificato esponente, il M. appunto, che dal governo vigilava sui diritti del latifondo. Certo è che durante la sua permanenza al governo egli restò coerente con le dottrine e con i convincimenti ideali ...
Leggi Tutto
BROCCO (Brok, Brock, Procho), Giovanni Antonio
JJ. Krcálová
Figlio dello scultore Antonio, originario di Campione, fu attivo a Praga come scalpellino e scultore tra il 1580 circa e gli inizi del sec. [...] Elba vicino a Praga, probabilmente agli edifici e alle terrazze del giardino dell'imperatore Rodolfo II (vedi il rapporto del gestore del latifondo reale alla Camera di Boemia del 19 apr. 1593: Praga, Arch. Centrale dello Stato, SM B 94/16 111). Il B ...
Leggi Tutto
FALCIONI, Alfredo
Giuseppe Sircana
Nacque a Domodossola, in provincia di Novara, il 9 giugno 1868 da Giovanni e da Giuditta Moro. Laureatosi in giurisprudenza, intraprese la carriera politica: fu consigliere [...] , Agricoltura, p. 52).
L'11 maggio 1920 il F. presentò alla Camera il suo progetto organico per la trasformazione del latifondo e la concessione delle terre, ma, dieci giorni dopo, il governo si dimise e il successore del F. al ministero dell ...
Leggi Tutto
MANCINO, Michele
Francesco M. Biscione
Nacque a Genzano di Lucania l'8 sett. 1896 da Giuseppe Antonio e da Angela Giordano: famiglia contadina, padre socialista. Dopo le scuole elementari fu bracciante [...] Galzerano di Casalvelino Scalo): Lotte contadine in Basilicata, presentazione di T. Pedio, 1983; I mali dell'emigrazione, 1985; Latifondo e contratti agrari nel Mezzogiorno, presentazione di P. Di Siena, 1986; Maschito. La prima Repubblica in Italia ...
Leggi Tutto
DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] aggregazione. Le forme di lotta acquistavano così altre valenze rivendicative ed organizzative. Si ebbero le prime occupazioni dei latifondi e la pratica del lavoro "arbitrario", una sorta di imponibile di manodopera imposto dalle leghe agli agrari ...
Leggi Tutto
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.