FACTA, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Pinerolo (Torino) il 13 sett. 1861 da Vincenzo e da Margherita Falconetto.
La volontà del padre, avvocato e procuratore legale, desideroso di trasferire quanto [...] prevalente nelle campagne si ebbe quando fu presentato alla Camera il progetto di legge per la coltivazione del latifondo, che fu emendato al punto da essere snaturato. Il medesimo segno restauratore avevano altri interventi governativi in politica ...
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DUGONI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po (Mantova) il 12 giugno 1874, da Eugenio, fornaio, e da Adelaide Lambertini. Malgrado le condizioni economiche della famiglia, certo non agiate, [...] sociale della zona, con l'introduzione delle macchine in agricoltura e la diffusione della piccola proprietà al posto del latifondo, sia nel quadro politico locale con la fine della maggioranza socialista al Consiglio provinciale dopo le elezioni del ...
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CAGNAZZI DE SAMUELE, Luca
C. Paola Scavizzi
Nacque ad Altamura il 28 ott. 1764 da Ippolito e Livia Nesti. Orfano di padre fin dal 1767, a otto anni fu messo in collegio a Bari, per interessamento del [...] una politica economica tendente a dare impulso all'industria. Parallelamente, si mostrò propenso alla limitazione del latifondo e sfavorevole alle colonie di popolamento, o agricole, come sbocco alla madrepatria. Quanto allo sviluppo industriale ...
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BRUNELLI, Gustavo
Maurizia Cappelletti Alippi
Nacque a Roma il 18 giugno 1881 da Enrico e da Antonietta Favilli-Bacci; si laureò in scienze naturali a Roma con una tesi che aveva preparato, sotto la [...] lotta idrobiologica affiancata a quella idraulica avrebbe avuto anche influenza in campo sociale con la trasformazione del latifondo e della proprietà privata ove fossero acque di bonifica.
Nominato, alla fine della prima guerra mondiale, ispettore ...
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MANGANO, Vincenzo
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo, il 2 marzo 1866, da Francesco Paolo e da Isabella Clima.
Il padre, magistrato, ricoprì importanti cariche presso il tribunale di Palermo, divenendo [...] Collaborò con il gruppo parlamentare nella elaborazione dei due progetti di legge sulle Camere agrarie e sul frazionamento del latifondo; a lui si devono anche importanti riflessioni su aspetti di politica internazionale, con il volume La crisi della ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] , la natura sociale della proprietà privata, ma solleva anche dubbi sulla liceità morale, oltre che sulla economicità, del latifondo.
Ormai quasi ottantenne riuscì ancora a dare un contributo scientfflco di notevole mole e portata su di un tema a ...
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PAVONCELLI, Nicola
Maria Carmela Schisani
PAVONCELLI, Nicola. – Nacque a Napoli il 30 marzo 1860, secondo dei tre figli di Giuseppe (1836-1910) grande agrario e politico, e di Maria Teresa Cannone figlia [...] subito dopo la guerra e di incrementare la produttività del sistema agrario, dominato, soprattutto nel Mezzogiorno, dal latifondo a coltura estensiva. Ma Nicola fu anche vicepresidente di: Fondiaria incendi (Firenze), Istituto italiano di credito ...
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MACCHI, Luigi
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Termini Imerese, nel Palermitano, il 14 sett. 1871, da Giuseppe, impiegato nelle Ferrovie, trasferitosi per lavoro dalla Lombardia, e da Luigia Caradonna. [...] gennaio 1920, ancora assessore comunale, appoggiò con articoli apparsi nel Corriere di Catania il disegno di legge per l'abolizione del latifondo presentato in marzo alla Camera da E. La Loggia e De Felice. Alla morte di quest'ultimo (20 luglio 1920 ...
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BRUCCOLERI, Giuseppe
Stefano Indrio
Nacque a Favara (Agrigento) il 6 nov. 1875 da Giuseppe e da Domenica Giudice. Laureato in giurisprudenza, esercitò l'avvocatura a Roma, rimanendo, però, legato alle [...] storico, Roma 1919; Ilprimo esperimento Orlando, in Rivista d'Italia, 31 agosto 1919; Il disegno di legge sul latifondo, in Problemi italiani, 10 marzo 1922.
Bibl.: Manca una bibliografia sul Bruccoleri. Si possono trovare notizie biografiche sugli ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] le importazioni (anche qui: nonostante le precedenti riforme). Questo ed altri provvedimenti, come la parziale divisione del latifondo e la corresponsione di un'indennità agli acquirenti dei beni nazionali che avessero rinunziato al loro godimento ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.