modus tollendo ponens
Locuz. latina («modo che negando [un enunciato] afferma [l’altro]»). Inferenza della sillogistica classica che ha la seguente forma: «vale almeno uno degli enunciati p, q; vale [...] ‘non p’; allora vale q» ...
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sub
Preposizione latina, che significa " sotto ". Nel passo in cui ricorre (Virgilio dichiara di esser nato sub Iulio, If I 70) vale " sotto, o, meglio, ai tempi di Iulio Cesare, perché Virgilio nacque [...] nel 70 a. C., prima che Cesare avesse la supremazia nello stato romano " (Scartazzini-Vandelli) ...
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spina (lat.)
La parola latina ricorre nel ‛ descort ' attribuito a D.: ut gravis mea spina / si saccia per lo mondo (Rime dubbie V 42); ha valore metaforico, designando il " travaglio amoroso " del poeta, [...] secondo un'analogia assai diffusa nella poesia d'amore ...
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quod
Congiunzione latina, che ricorre fra le parole con cui Adriano V solennemente afferma la sua dignità di pontefice; introduce una proposizione che il latino classico porrebbe all'accusativo e infinito: [...] scias quod ego fui successor Petri (Pg XIX 99) ...
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coram
Lucia Onder
. Preposizione latina (nella forma coram patre), nel significato di " innanzi ", " alla presenza di alcuno "; s'incontra frequentemente negli atti notarili del tempo di Dante. La formula [...] è usata " latinamente, come in un rogito notarile " (Del Lungo), in Pd XI 62 et coram patre le si fece unito, e XXV 26 tacito coram me ciascun s'affisse. ...
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limo
Voce latina, ablativo dell'aggettivo limus; ricorre in Rime dubbie V 18 mi piace che li dardi e i stocchi / semper insurgant contra me de limo, " s'intende oculo, ‛ di sottecchi ': modo di guardare [...] che, come seduce il poeta, così era annoverato dagli antichi, particolarmente da Ovidio, tra le lascivie più procaccianti " (Contini) ...
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de
La preposizione latina è adoperata alcune volte nel ‛ descort ' trilingue (Rime dubbie V), per introdurre vari complementi: Conqueror, cor suave, de te (v. 14); li dardi e i stocchi / semper insurgant [...] contra me de limo (v. 18); malum est de isto (v. 22); spes in me de ipsa durat (v. 39) ...
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Iulio
Forma latina, in caso ablativo, del nomen di Gaio Giulio Cesare, che ne indica l'appartenenza alla ‛ Gens Iulia '. È usata eccezionalmente in If I 70 Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi; altrove [...] D. preferisce, sia in latino sia in volgare, designare il personaggio con il cognomen ‛ Caesar ' o ‛ Cesare '. ...
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cor
La parola latina ricorre in Vn III 5, dove D. descrive la visione avuta, di uno segnore di pauroso aspetto (§ 3), che mi parea... tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e... dicesse... " Vide cor [...] tuum ". È usata inoltre nel ‛ descort ' trilingue (Rime dubbie V), ai VV. 8 e 14 ...
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heu
Interiezione latina, corrispondente all'italiano " ahimè ", adoperata da D. una sola volta, come inizio di un inserto latino in un contesto volgare, con reggenza nominativale: In quello punto lo [...] spirito naturale... cominciò a piangere, e piangendo disse queste parole: " Heu miser, quia frequenter impeditus ero deinceps! " (Vn II 6) ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...