paricida
Bruna Cordati Martinelli
Ha il senso, come la parola latina, di " uccisore di uno stretto parente "; così nell'unica occorrenza del vocabolo, in Pg XX 104 Noi ripetiam Pigmalïon allotta, / [...] cui traditore e ladro e paricida / fece la voglia sua de l'oro ghiotta.
Il personaggio di Pigmalione è dell'Eneide (I 340-351), un re di Tiro che uccise a tradimento, per avidità di danaro, il parente ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] commenti aristotelici portando a termine quello al De anima. È accertato che per questo commento egli utilizzò la versione latina del testo aristotelico eseguita intorno al 1267 dal confratello Guglielmo di Moerbeke (m. 1286), uno dei più importanti ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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MUSTI, Domenico
Pietro Vannicelli
– Nacque a Sezze, in provincia di Latina, il 23 ottobre 1934, quinto figlio di Spiridione e di Giuseppina Strafile.
Il lavoro del padre, funzionario del ministero delle [...] Finanze, costrinse la famiglia a numerosi spostamenti. Conseguita la licenza liceale presso il liceo classico Terenzio Varrone di Rieti, Musti studiò all’Università di Pisa come allievo della Scuola normale ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] legati all’attività verbale, come chiacchierare, dire o parlare.
Poiché la lingua è il principale e più articolato mezzo di comunicazione di cui gli esseri umani dispongano, i modi in cui sono lessicalizzate ...
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Filologo classico (Zittau 1874 - Erlangen 1956) autore di studî sulla letteratura latina: Quaestiones plinianae geographicae (1906); Geschichte der römischen Literatur (1924); e soprattutto sulle fonti [...] di Livio (Livius und seine Vorgänger, 1940) ...
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tipico Nella liturgia bizantina (gr. τυπικόν) quello che per la liturgia latina è l’ordo, che contiene, giorno per giorno, il carattere e lo svolgimento dell’ufficiatura divina sia per la recita del breviario [...] sia per il servizio dell’altare.
Nella vita monastica bizantina, la Costituzione fissata per i monaci dal fondatore di un monastero ...
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(o De arte honeste amandi) Trattato in tre libri, in lingua latina, di Andrea Cappellano. L'opera, composta probabilmente alla fine del 12° sec., quando Andrea è documentato alla corte di Maria, contessa [...] di Champagne, doveva fornire alla società del tempo un codice dell'amore cortese, come era avvenuto per l'Ars amatoria di Ovidio ...
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Vedi CORI dell'anno: 1959 - 1994
CORI (Cora)
G. Lugli
Città latina nel territorio occupato poi dai Volsci, molto rinomata per la sua ricchezza. Colonia latina già prima della conclusione del foedus Cassianum; [...] come tale compare in Livio (ii, 16) nel 503 a. C. Ebbe la cittadinanza romana al tempo della guerra sociale. I restauri dell'età sillana fanno pensare che sia stata devastata dai seguaci di Mario come ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...