Alla Chingada si aggiunge la Llorona, un’altra figura mitica che rappresenta la maternità nella cultura messicana. La Llorona è una donna che viene presa dalla follia e uccide i propri figli, per poi vagare [...] gli unici ai quali ci riferiamo con il semplice appellativo di “americani”. Pertanto, quando oggi si parla di America Latina occorre sempre specificare il secondo attributo, come se le persone che ci vivono fossero effettivamente gli abitanti di una ...
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All’interno del film Bardo (2022) tutto sembra suggerire che il Messico non è un paese, ma un «pinche estado mental» (tr: un maledetto stato mentale). In particolare, questa frase viene pronunciata per [...] in attesa di ricevere un prestigioso premio per un documentario sui flussi migratori che raggiungono gli Stati Uniti risalendo l’America Latina, simili a sangue che si irrora lungo le arterie del continente alla volta del suo cuore pulsante, il Nord ...
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Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] ’arte e associata allo Zanni bergamasco, servo scaltro e imbroglione, spesso è stata ricondotta alla tradizione greca e latina, a leggende nordiche medievali, all’erede del diavolo Alichino nella Divina Commedia (F. Luison, “Iconografia ed iconologia ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] ridotta a un organismo in grado di provare passioni, come la paura e l’odio del vuoto (da cui la locuzione latina horror vacui). Inoltre, questa visione mise capo a una lunga tradizione antropocentrica, secondo cui l’uomo era il protagonista primo e ...
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È intorno agli anni 4-5 d.C. che Publio Ovidio Nasone termina la composizione delle Heroides, opera di cui egli stesso, nell’Ars Amatoria, dice «ignotum hoc aliis ille novavit opus» («è un genere ignoto [...] che lui ha innovato»). Si tratta, in effetti, di un tipo di composizione innovativo per la cultura greco-latina, di cui l’autore può dunque dirsi protos euretes («primo inventore»): ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] sono infatti quella romanza, quella germanica e quella slava, con diversi termini prelevati anche dal greco e dal latino. Nella prefazione di Tullio De Mauro al Manuale di Esperanto scritto dal famoso storico della lingua italiana Bruno Migliorini ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] e nella riflessione filosofica, politica e religiosa (cfr. «Perché la Bibbia a scuola»). Infatti, al pari dell’universo testuale greco-latino, il Tanàkh è un’opera classica perché la sua forza storica e la sua grandezza letteraria hanno indotto una ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] motivi:
1) vocabolario internazionale: «secondo i risultati di uno studio realizzato su 4156 radici, il 65% erano comuni all’esperanto e al latino, l’81% al tedesco, l’89% all’inglese, l’87% allo spagnolo, il 91% al francese, l’89% all’italiano, il ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] della letteratura al potere delle immagini», come scrive Alessandro Barchiesi in Quel che resta dell’ekphrasis.
Nella letteratura latina, come nel mondo greco, la possibilità di un legame tra parola e immagine è concretamente testimoniata fin dall ...
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La Mandragola di Niccolò Machiavelli (1518), la Lena di Ludovico Ariosto (1528) e la Moschetta (1531) di Angelo Beolco detto il «Ruzante» sono alcuni dei punti più alti raggiunti dal teatro cinquecentesco. [...] La vena giocosa e amorosa improntata ad equivoci e a scambi di persona ereditati dalla commedia latina di Plauto e di Terenzio, assume da Machiavelli in poi toni sempre più cupi e grotteschi, che saranno propri del secondo periodo di produzione di ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...
Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...