Poeta (Buenos Aires 1805 - Montevideo 1851). È considerato il primo e più originale rappresentante del Romanticismo nell'America Latina. Il suo primo lavoro è Elvira o la novia del Plata (1832), poemetto [...] d'imitazione francese (l'E. era stato lungamente in Francia), al quale seguì l'altro poema Lara (1833). Notevole fama gli procurò la raccolta Los consuelos (1834) dopo la quale apparvero le Rimas (1837) ...
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Umanista e uomo politico (Firenze 1464 - ivi 1521). Discepolo del Landino e del Poliziano, cui successe sulla cattedra di eloquenza latina e greca dello Studio fiorentino (1494-1503). Dal 1498 cancelliere [...] della Signoria, ebbe alle sue dipendenze il Machiavelli. Restano di lui tra l'altro un copioso carteggio ufficiale, orazioni e lezioni accademiche, la traduzione latina e il commento del De medica materia libri sex di Dioscoride (1518). ...
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Teologo calvinista e filologo (Heidelberg 1577 - Amsterdam 1649); prof. a Leida e Amsterdam. Grammatico, è autore di trattati sulla lingua latina e greca (Ars rhethoricae, 1620; Grammatica latina, 1626; [...] Grammatica graeca, 1627); erudito e storico, ha lasciato alcune opere che segnano i primi tentativi di storia della storiografia classica (De historicis graecis, 1623; De historicis latinis, 1627) e di ...
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Poeta e saggista messicano (Città di Messico 1914 - ivi 1998). Tra i maggiori intellettuali messicani e dell'America latina, P. si affermò come un innovatore del costume letterario e delle concezioni culturali. [...] L'assegnazione del premio Nobel per la letteratura (1990) ratificò l'importanza della sua opera di poeta e saggista, intimamente legato al patrimonio culturale della propria terra e profondo conoscitore ...
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Martire, secondo una leggendaria tradizione agiografica, in Roma sotto Valeriano; sarebbe stata sepolta nel cimitero di Aproniano, sulla Via Latina; incerta l'epoca dell'inizio del suo culto, che fu molto [...] diffuso; la sua immagine figura nei mosaici di S. Apollinare Nuovo in Ravenna. Festa, 25 dicembre ...
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Umanista (Bergamo 1440 circa - ivi 1510); dei conti di Calepio. Agostiniano, deve la sua fama al dizionario della lingua latina (1502, poi rifatto da lui stesso, e ampliato da altri, anche con l'aggiunta [...] delle traduzioni in varie lingue moderne, fino al 1772). Esso servì di modello e diede il nome ad altre opere del genere ...
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Retore latino (sec. 2º-1º a. C.), amico di Mario; per primo tenne in Roma una scuola di retorica latina molto frequentata, nonostante l'editto (92) di Licinio Crasso e di Domizio Enobarbo, contrario a [...] tali scuole latine perché, contrapponendosi a quelle greche, degeneravano in "scuole d'impudenza". Fu maestro di Cicerone. Compose (56) per L. Sempronio Atratino l'accusa de vi contro M. Celio Rufo, difeso da Cicerone. ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] per un atto dimostrativo al principe di Sassonia (per la consegna della Rosa benedetta il 3 sett. 1518), Roberto Latino Orsini, arcivescovo di Reggio, ritenuto esplicitamente filo-francese. Ma, né il discorso tenuto a Oberwesel il 31 marzo 1519 ...
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Paleografo, filologo, storico della cultura medievale tedesco (Altendorf 1906 - Monaco di Baviera 1991). Dal 1953 è stato professore ordinario di filologia latina medievale nella università di Monaco. [...] filologico-paleografica di L. Traube e di P. Lehmann, il B. ha studiato i problemi della scrittura latina nell'età altomedievale e in particolare i centri scrittorî tedeschi di età carolingia (Die südostdeutschen Schreibschulen und Bibliotheken in ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] temuto. Fu grammatico e critico del testo: Svetonio c'informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingua latina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...