Grammatico e letterato (n. a Bologna ultimo quarto sec. 13º; era ancora in vita nel 1327). Nel 1319 insegnava poesia latina in patria; dopo il 1323 insegnò per qualche tempo a Cesena. Scrisse un Diaffonus, [...] e un commento del poema stesso. Ma è ricordato soprattutto per i versi con cui nel 1320 circa invitò Dante a cantare in latino argomenti epici e lo sollecitò a recarsi a Bologna. Compose poi per lui un epitaffio, in versi, che ebbe l'approvazione del ...
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Poeta cubano (Camagüey 1902 - L'Avana 1989). Di famiglia mulatta, fu uno dei maggiori esponenti della poesia africana dell'America Latina, il più vigorosamente capace di esprimere in puri ritmi l'essenza [...] dell'ambiente tropicale; i quadri di costume e i temi della vita quotidiana si alternano, nella sua opera, alla polemica antimperialista e al messaggio politico. Tra le sue raccolte: Motivos de son (1930), ...
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Poeta statunitense (Milwaukee, Wisconsin, 1898 - Shelburne Falls, Massachusetts, 1982). Attratto in gioventù dalla poesia classica inglese (Pope, Dryden, Landor) e latina (nel 1931 tradusse Catullo), si [...] indirizzò in seguito verso la poesia di denuncia sociale. L'influsso di Th. S. Eliot si avverte nel tono colloquiale di Chelsea Rooming House (1930) in cui è descritta, in una serie di monologhi drammatici, ...
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Filologo classico e paleografo (Boston, Massachusetts, 1871 - Cambridge, Massachusetts, 1945). Allievo a Monaco di Baviera di L. Traube, quindi professore di letteratura latina alla Harvard University, [...] fu studioso dei maggiori autori della classicità latina, da Virgilio (In quest of Virgil's birthplace, 1930; The magical art of Virgil, 1931), a Boezio e Cassiodoro. In paleografia sottolineò l'importanza dei criterî codicologici, e in particolare ...
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Storico e filologo (Saint-André-de-Sangonis, Hérault, 1860 - Parigi 1940), prof. alla Sorbona; studioso della letteratura subapostolica e patristica greco-latina. Tra le sue pubblicazioni: Les apologistes [...] grecs du IIe siècle de notre ère (1912); Histoire de la littérature grecque chrétienne jusqu'à la fin du IVe siècle (4 voll., 1928-30) ...
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Filologo classico tedesco (Oberndorf, Palatinato, 1883 - Jena 1965); prof. all'univ. di Jena. Si è occupato soprattutto della lingua e retorica latina con studî sui grammatici latini (Remmio Palemone, [...] 1922; e Carisio, 1925), sui Commentarii di Cesare (1939), poi sull'Apocolocintosi di Seneca (1943), su Virgilio, Catullo e Cornelio Celso (1948). Tra i suoi scritti: Probleme der stoischen Sprachlehre ...
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Critico e moralista (n. Mercatale di Vernio 1579 - m. 1642), noto come Udeno Nisiely (nome formato di una parola greca, una latina e una ebraica, "di nessuno fuorché di Dio"), autore dei Proginnasmi poetici [...] (5 voll., 1620-39), ampia raccolta di note critiche su autori di tutti i tempi (dai greci agli scrittori italiani del Cinquecento) da cui emergono la straordinaria versatilità e la ricchezza di interessi ...
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In diplomatica, sinonimo di littera, nel senso di documento pubblico, imperiale, regio e pontificio, emanato in forma di lettera.
Nella letteratura latina, genere di componimento poetico in versi, talvolta [...] affine alla satira, che nella forma e nel tono familiare s’avvicina alla lettera (le e. in esametri di Orazio), ma tratta anche argomenti elevati (l’e. ad Pisones di Orazio, detta anche Ars poetica).
Nella ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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GUILLÉN, Nicolas
Dario PUCCINI
Poeta negro cubano, nato a Camagüey, nel 1907. È il maggiore poeta di razza negra dell'America Latina; quegli che più e meglio offre l'equivalente, in lingua spagnola, [...] della migliore poesia di colore dell'America Settentrionale.
I suoi versi ricordano infatti quelli di Langston Hughes, anche se la loro lingua deformata, la loro struttura semplificata a puro ritmo, e ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...