Filologo (Spira 1845 - Gottinga 1917), prof. all'univ. di Gottinga (dal 1886); socio straniero dei Lincei (1908). Si occupò prevalentemente di letteratura latina medievale; sua opera principale: Gesammelte [...] Abhandlungen zur mittellateinischen Rhythmik (1º e 2º vol. 1905, 3º vol., post., 1936; 2a ed., 3 voll., 1968) ...
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Stampatore ed erudito (Venezia 1512 - Roma 1574), terzo figlio di Aldo il Vecchio. Scolaro di G. B. Egnazio, fu esperto di letteratura latina e buon latinista. Dal 1533 diresse la tipografia paterna, specializzandosi [...] all'Accademia Veneta e dal 1561 al 1570 a Roma, chiamato da papa Pio IV, la Stamperia del popolo romano. Il figlio Aldo raccolse molte prefazioni da lui dettate per testi latini (1580). Compose dissertazioni su antichità romane e commentò Cicerone. ...
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Scrittore e filosofo cubano (L'Avana 1778 - Saint Augustine, Florida, 1853), il primo a studiare e diffondere il pensiero moderno nell'America Latina. Costretto all'esilio negli USA per il suo atteggiamento [...] culturale e politico, diresse a Filadelfia e poi a New York il periodico El Habanero (1824-26). Fra le sue opere filosofiche: Resumen de las doctrinas metafísicas morales (1814); Apuntes filosóficos para ...
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ALAMANNI, Luigi
Clementina Rotondi
Figlio di Piero, nacque a Firenze nel 1558. Dedicatosi agli studi letterari, fu buon conoscitore della lingua latina e della greca, che apprese sotto la guida di Pier [...] prima parte della raccolta di Prose fiorentine.
Morì a Firenze nel 1603.
Oltre la citata orazione scrisse numerose poesie latine, egloghe per la maggior parte, alcune delle quali si possono leggere nel primo volume dei Carmina illustrium poeta rum ...
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Poeta e critico letterario (Amsterdam 1740 - Leida 1811). Scrisse in latino soprattutto elegie, epicedî, encomî (Poemata). Pubblicò l'Antologia Greca con la versione latina del Grozio (1795-1810). ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] di A. è il romanzo Metamorfosi, conosciuto anche come L'asino d'oro, che per i toni realistici si avvicina al suo precedente latino, il Satyricon di Petronio.
Vita
Madaura è fra la Numidia e la Getulia, per cui egli si diceva mezzo numida e mezzo ...
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Filologo classico (Gaschwitz 1910 - Denzlingen, Friburgo in Br., 1981) prof. nell'univ. di Friburgo in Br. dal 1949; si è occupato della letteratura latina dal 2º sec. a. C. all'età augustea, con uno spiccato [...] interesse per la storia delle idee politiche, filosofiche e religiose. Tra le opere: Die Andria des Terenz (1939); Der Schicksalsgedanke bei Vergil (1946); Die römische Republik im römischen Staatsdenken ...
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DE CASTRO, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Padova il 14 ag. 1837 da Vincenzo e da Carlotta Solimbergo.
Il padre, professore di filologia latina e di estetica all'università di Padova, in seguito [...] all'Unità il D. proseguì l'attività giornalistica in particolare sul Pungolo di L. Fortis, ma collaborò anche a La Gente latina di E. Castoldi e al Momento di B. Castiglia. Nel 1862 venne raccomandato al comitato di direzione della nuova serie del ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] nel 1880 gli studi interrotti, P. si laureò nel 1882 con una tesi su Alceo; subito dopo fu nominato professore di lettere latine e greche nel liceo di Matera; nel 1884 fu trasferito con lo stesso incarico a Massa, dove chiamò presso di sé le sorelle ...
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Poeta spagnolo (Bilbao 1888 - Madrid 1928). I suoi versi cantano miti e problemi della terra basca, esprimono l'entusiasmo del poeta per la cultura latina e vagheggiano una Spagna erede dell'imperialismo [...] culturale di Roma (Las ubres luminosas, 1923; Vírulo, mocedades, 1924; Los labios del monte, 1925; Vírulo, mediodía, 1927) ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...