Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] , a sua volta, si doveva essere formato sulla metrica e musica greca. ▭ Per P., come e più che per gli altri autori latini, si è posto il problema dell'originalità rispetto ai modelli greci. Da questo punto di vista, P. è uno degli scrittori antichi ...
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GESUALDO, Giovanni Andrea
Raffaella De Rosa
Nacque nel 1496 a Traetto (oggi Minturno), nel golfo di Gaeta. Umanista e commentatore del Canzoniere petrarchesco, fu ammirato per l'ottima conoscenza delle [...] lingue latina e greca, ma anche per la sua dottrina in materia di diritto.
Le notizie relative alla sua vita sono scarse e si fissano intorno agli anni di pubblicazione del suo commento (Il Petrarca colla spositione di misser G.A. Gesualdo, Venezia, ...
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Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra [...] 1533 fu ancora una volta a Erfurt, che abbandonò definitivamente, per trasferirsi a Marburgo, nel 1536. Scrisse quasi esclusivamente in latino, dominando la lingua in modo tale da meritare, da parte di Lutero, l'appellativo di rex poetarum. Al suo ...
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Pastore Stocchi, Manlio. – Filologo e critico letterario italiano (Venezia 1935 - Padova 2021). Professore ordinario dal 1983-84 di Letteratura Italiana presso l'Università di Padova, ha concentrato i [...] suoi studi sulla letteratura medievale, latina e volgare, compiendo ricerche e studi filologici su Mussato, Dante, Petrarca, Boccaccio e Poliziano, e dedicando inoltre edizioni e commenti di testi ad autori del XVIII-IXX secolo. Socio nazionale dell’ ...
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Scrittore di magia cui fu attribuito dal sec. 2º d. C. un famoso lapidario, originariamente scritto in greco, ridotto poi in versi dallo Pseudo-Orfeo (4º sec. d. C.) e divulgato da una traduzione latina [...] del 5º sec., utilizzato nel sec. 12º dal Liber lapidum di Marbodo, attraverso il quale passò in imitazioni e rielaborazioni successive nelle varie lingue ...
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Scrittore (Mantova 1436 - Venezia 1478), prigioniero dei Turchi nel 1477; autore di rime petrarchesche e del Polisofo, dialogo riecheggiante le varie dottrine d'amore del sec. 15º. Nulla ci resta della [...] sua produzione greca e latina. ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] in Cosmedin, incaricandolo di eseguire una nuova edizione della Roma sotterranea di A. Bosio e del suo rifacimento in latino di P. Aringhi (Sculture e pitture sagre estratte dai cimiterj di Roma,pubblicate già dagli Autori della "Roma sotterranea ...
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Pseudonimo dello scrittore statunitense William Sydney Porter (Greensboro, Carolina del Nord, 1862 - New York 1910). Scrisse esclusivamente novelle che, sotto apparenza spesso umoristica, ritraggono la [...] vita di New York e i costumi dell'America Latina. Tra i suoi numerosi volumi: Cabbages and Kings (1905); Four million (1906); Heart of the West e The trimmed lamp (1907); The gentle grafter e The voice of the city (1908); Options (1909); Roads of ...
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Giullare (1a metà del sec. 13º), autore tra l'altro di un trattato di morale in forma di sirventese cantato che comincia Al nome di Dio è buono incominciare, di cui si ha una redazione latina di Iacopo [...] da Benevento ...
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Fedro
Maria Vittoria Truini
Le favole della Roma antica
Nato schiavo, vissuto a Roma nella prima metà del 1° secolo d.C., Fedro è autore della più importante e apprezzata raccolta di favole della letteratura [...] e Claudio; la sua morte deve essere avvenuta attorno al 50 d.C. Egli è uno dei pochissimi autori della letteratura latina di nascita non libera: originario della Tracia, regione della Grecia, era schiavo di Augusto, da cui fu liberato (le origini ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...