Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] delle libertà comunali, accentuatasi in Firenze dopo la congiura dei Pazzi. Restano, di R., numerose lettere , orazioni, traduzioni latine da autori greci (Plutarco, Isocrate, Filostrato). Continuò per gli anni 1461-99 il Priorista, specie di cronaca ...
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Attrice teatrale e cinematografica e scrittrice italiana (Catania 1924 -Gaeta, Latina, 1996). Figlia di G. Sapienza, avvocato tra i principali animatori del socialismo siciliano, e di M. Giudice, figura [...] storica della sinistra italiana nonché prima donna a dirigere la Camera del Lavoro di Torino. Dopo aver compiuto i primi studi in casa (il padre, infatti, non ha voluto che fosse soggetta a imposizioni ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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(o De arte honeste amandi) Trattato in tre libri, in lingua latina, di Andrea Cappellano. L'opera, composta probabilmente alla fine del 12° sec., quando Andrea è documentato alla corte di Maria, contessa [...] di Champagne, doveva fornire alla società del tempo un codice dell'amore cortese, come era avvenuto per l'Ars amatoria di Ovidio ...
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Latinista francese (Fleurat, Creuse, 1878 - Iteuil, Vienne, 1964), prof. di letteratura latina alla Sorbona (1925-48), direttore della Revue des études latines e dell'Année philologique. Tra i suoi studî [...] , 1922; Lexique de la terminologie linguistique, 1933; Traité de stylistique appliquée au latin, 1935; Quelques aspects de la formation du latin littéraire, 1949. Ha curato un'edizione, con traduzione francese, delle commedie di Terenzio (3 voll ...
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Erudita (Venezia 1465 circa - ivi 1558). Padrona della lingua greca e latina, scriveva versi elegantissimi, componeva orazioni ed epistole (che ci sono rimaste), disputava di scienza e filosofia; conosceva, [...] come pochi allora, Aristotele. Era ritenuta un portento. Pare che il senato veneto si opponesse alla sua partenza, quando Isabella d'Aragona nel 1488 la voleva alla sua corte. Alle ristrettezze economiche ...
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Studiosa (n. Groninga 1903 - m. 1988) della letteratura cristiana antica, soprattutto latina, prof. nelle univ. di Nimega (1952) e di Amsterdam (1955); socio straniero dei Lincei (1974). Fu tra i maggiori [...] iniziata da J.K.F.H. Schrijnen (del quale fu la principale allieva), ha studiato origine e caratteristiche del latino, e poi del greco, dei cristiani. Fondò, con altri, la rivista Vigiliae christianae (dal 1947). Opere principali: Die altchristliche ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] si diffonderanno nel Medioevo, si colloca alla sommità del trivium (grammatica, dialettica, r.). La fortuna di cui godettero i retori latini dal 3° al 6° sec. contrasta con la povertà delle opere, per lo più scolastiche (Aquila Romano, 3° sec.; Mario ...
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Scrittore e saggista italiano (Roma 1925 - ivi 2014). Ha insegnato letteratura latina all'univ. di Pisa. Più che per i suoi studi accademici (pregevoli e originali quelli su Cesare e Lucrezio), è noto [...] come finissimo traduttore (di Virgilio, di Lucano), nonché come poeta e narratore. Come poeta è autore di numerose raccolte, in cui una cultura raffinata (fino al virtuosismo mimetico di Alla maniera di, ...
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Critico italiano (Voghera 1889 - Trieste 1961); prof. universitario dal 1942, insegnò letteratura latina all'univ. di Trieste. Studiò particolarmente la poesia di Orazio e quella di Virgilio. ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...