Sopravveste con maniche larghe, lunga fin sotto i ginocchi; usata in tutto il territorio dell’Impero romano dal 2° sec. d.C. Rimane in uso nella liturgia latina per diaconi e vescovi (v. fig.). ...
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BRUZZA, Luigi Maria
Nicola Parise
Nato a Genova il 15 marzo 1813 da Antonio e da Maria Parodi, studiò lettere e filosofia alla università, discepolo, per la letteratura latina, di G. Spotorno. Conseguita [...] ritornava a Roma, e qui affiancava alle cure del nuovo ufficio l'incarico (fino al 1874) dell'insegnamento della letteratura italiana, latina e greca ai chierici di S. Carlo ai Catinari. Nel gennaio 1868 assisté per ordine di Pio IX agli scavi che P ...
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Vescovo di Emesa (Edessa 300 circa - Antiochia 359 circa); discepolo di Eusebio di Cesarea. Sono perduti diversi scritti esegetici, di tendenza letterale. Il ritrovamento di 29 omelie in traduzione latina [...] ha permesso di individuare alcuni temi della sua opera: polemica contro il dualismo, contro Marcello di Ancira e, all'opposto, contro le posizioni estreme dell'arianesimo (al quale è tuttavia vicino per ...
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Teologo e polemista (n. Costantinopoli - m. ivi tra il 1216 e il 1222). Diacono di Santa Sofia, alla morte del fratello Giovanni ne continuò la resistenza contro la gerarchia latina, finché, costretto [...] referendario del patriarca di Nicea (1208) e poi metropolita di Efeso (verso il 1212). Dei suoi scritti ci rimangono un elogio funebre del fratello Giovanni (pubbl. 1907), alcune lettere e operette polemiche contro i Latini, in parte ancora inedite. ...
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Agostiniano (sec. 13º-14º). Del gruppo di tendenza favorevole agli spirituali, amico di Simone Fidati e di Angelo Clareno, tradusse in volgare la Scala Paradisi di Giovanni Climaco, dalla traduzione latina [...] di Angelo Clareno, testo fondamentale per la spiritualità cenobitica ...
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Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] stessa residenza. Base di tale vita comune fu la regola di P., giuntaci in una traduzione etiopica e nella versione latina di una traduzione greca, oggi perduta, dell'originale copto, di cui solo recentemente sono stati trovati frammenti. I monaci ...
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Nel mondo romano (dal 4° sec. in poi), contrapposto a cristiano, colui che si manteneva fedele alle credenze politeistiche e pratiche cultuali tradizionali. Il termine viene perlopiù connesso alla voce [...] , in relazione al fatto che i primi cristiani si consideravano militi di Cristo e che paganus significava già nel latino classico «civile, borghese, non militare». Paganesimo La religione dei p., sia in senso stretto con riferimento alle religioni ...
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ANGELO
Francesco Russo
Arciprete di Rossano, di nazionalità greca, fu eletto dal capitolo arcivescovo di quella diocesi nel 1266 e raccomandato a Clemente IV come esperto nell'uso delle lingue greca [...] . Nel 1274 A. prese parte al concilio di Lione, ai cui atti appose il suo sigillo. Nel 1280 tradusse in latino gli antichi privilegi greci del monastero basiliano di S. Maria del Patir, in occasione dell'autenticazione che dovevano fame i giudici ...
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BURLAMACCHI, Pacifico
Marisa Desideri Trigari
Nacque a Lucca nel 1465 circa da Pietro e Angela di Paolino Bernardini, di famiglia mercantile molto agiata e influente. Il suo nome al secolo fu Filippo. [...] al testo originale, lo Schnitzer era d'accordo con il Villari e con il Ranke nel riconoscere particolare valore alla Vita latina, sia pure come versione più fedele al perduto originale. Quest'ultimo era da considerare opera del B. per varie ragioni ...
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Erudito (Bordeaux 1558 -Parigi 1624), gesuita (1577); prof. di retorica e di teologia, bibliotecario (1604) nel collegio di Clermont, editore critico di molte opere di padri della Chiesa, specialmente [...] greci, con versione latina e annotazioni (s. Giovanni Crisostomo, 1609-36; s. Gregorio di Nissa, 1615; s. Basilio Magno, 1618 e 1638; ecc.). ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...