Filologo classico e paleografo di origine scozzese (Pittenweem, Scozia, 1858 - St. Andrews 1937), prof. di latino all'università di Oxford (1884-1901), quindi all'univ. di St. Andrews, ove rimase sino [...] lessicografo e glossografo, curò numerose edizioni critiche di autori latini (Plauto, Captivi, 1900; Nonio Marcello, 1902; promotore e l'animatore di un importante periodico paleografico, Palaeographia latina, uscito in 6 voll. fra il 1922 e il 1929 ...
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trapassato Nella grammatica italiana, nome di due tempi del verbo che esprimono azione avvenuta prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso più frequente, composto con il participio passato [...] e il participio passato del verbo («nessuno sarebbe entrato se tu avessi chiuso la porta»; «credevo che fosse stato avvertito»). Nella grammatica latina i tempi corrispondenti sono, rispettivamente, il piucchepperfetto indicativo e congiuntivo. ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] storia del testo (Proposals per l'edizione critica del Nuovo Testamento, 1720). Dimostrò la persistenza del digamma in Omero; lasciò tra l'altro una notevole trattazione sulla metrica latina arcaica, pubblicata con l'edizione di Terenzio nel 1726. ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] l’➔anafonesi, originariamente fiorentina, cioè la chiusura di /e/ in /i/ se seguita da /ʎː/ e /ɲː/ derivanti, rispettivamente, da -lj- e -nj- latini: [faˈmiʎːa] < famĭlia(m) (e non *[faˈmeʎːa]), [maˈliɲːa] (e non *[maˈleɲːa], come in altre regioni ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] ); tra due vocali, scempia (per es. capo, lat. caput) o doppia (per es. coppa, lat. cuppa). Da notare che la p latina seguita da consonante non liquida subisce l’assimilazione (per es. cassa, lat. capsa; sette, lat. septem), e che quella seguita da i ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] a indicare il ‘soggetto’ a cui è attribuito, affermativamente o negativamente, il predicato. Quindi, nella terminologia logica latina, subiectum e subiectivus si riferiscono al carattere di realtà sostanziale delle cose; e per la filosofia scolastica ...
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VENDRYÈS, Joseph
Glottologo, nato il 13 gennaio 1875 a Parigi dove si laureò nel 1902 e dove, dopo esser passato per le facoltà di lettere di Clermont Ferrand e di Caen, insegna dal 1907 nella facoltà [...] nell'ambito di singole lingue (Recherches sur l'histoire et les effets de l'intensité initiale en latin, 1902; De Hibernicis vocabulis quae a Latina lingua originem ducunt, 1902; la Grammaire du vieil irlandais, 1908 e La poésie galloise des XIIe ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] due più maestose e più eleganti, più colte e più universali, e però più pregevoli lingue del mondo", la greca e la latina. La seconda e la terza parte erano costituite da due dizionari, uno "di voci Sarde, spiegate in Italiano, ma prese dall'antica ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] elementi formativi di origine greca usati in posizione iniziale è -o (dattilo-, emato-, epato-), quella degli elementi di origine latina è -i (arbori-, igni-, quadri-); ma vi sono anche elementi formativi di origine greca con altre terminazioni (acu ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] , le tre p. divine, quelle che insieme costituiscono la Trinità: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Il termine latino persona fu usato in teologia trinitaria, per primo da Tertulliano, per designare quello che i Greci indicavano con i termini ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...