(gr. ῎Εμεσ[σ]α) Antica città della Siria Apamene (odierna Ḥimṣ). Sorta nei pressi della città hittita di Qadesh, fu sede, al tempo di Pompeo, di un principato arabo vassallo di Roma; uno dei suoi re [...] E. divenne capitale della Fenicia Libanesia. Conquistata dai musulmani nel 634-37, dai Bizantini nel 975, poi occupata dai crociati latini (1099), fu gravemente colpita da un terremoto nel 12° secolo.
Della città antica non resta molto: sul celebre ...
Leggi Tutto
OSTRAKA
V. Bartoletti
L. Guerrini
Red.
Con la parola ὄστρακον i Greci indicavano il guscio della testuggine e le conchiglie, ed anche, per estensione, altri oggetti di forma incavata e rotonda come [...] (o. 196-204 e 209); Rapport II, Tell Edfou 1938, Il Cairo 1938 (o. 324-325); Rapport III, Tell Edfu 1939, Il Cairo 1950 (o. latini i nn. 472 e 475, demotici con sottoscriz. lat. i nn. 473-474). Per gli o. arabi: cfr. A. Grohmann, in Studi in onore di ...
Leggi Tutto
MALLIUS (L. Mallius)
L. Guerrini
Pittore romano del periodo del tardo ellenismo (fine III-II sec. a. C.), attivo a Roma dove era considerato il miglior pittore del suo tempo. È noto da un episodio riportato [...] ., II, Monaco 1923, p. 831; C. Cichorius, in Rhein. Mus. (N. S), LXXVI, 1927, p. 325; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 912, s. v.; Thieme-Becker, XXIII, 1929, p. 597; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 8. ...
Leggi Tutto
CUPRAMARITTIMA (Κοῦπρα μαριτίμα, Cupra maritĭma)
G. Annibaldi
Antica città del Piceno, situata sulla costa adriatica tra il Gastellum Firmanorum e il Castrum Truentum, sorgeva su una zona collinosa prossima [...] Liber Colon. (2, 65), prese il nome dal frequentatissimo tempio della Dea Cupra o Cupra Mater, corrispondente alla Bona dea dei Latini, ricordato da Silio Italico (viii, 433) e da un'iscrizione per un restauro di Adriano, del quale sul principio del ...
Leggi Tutto
SANCTITAS
G. Becatti
Concetto che gli scrittori romani attribuiscono all'arte dell'età regia e dei primi secoli della Repubblica, immune dal fasto, dalla sontuosità, dalla ricchezza di quella dell'ultimo [...] divini e agli oggetti del rito, cosicché Cicerone mostra molte ruberie di Verre come profanazioni, come sacrilegi, come violazioni della religio romana.
Bibl.: G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, pp. 79; 80; 227; 286; 292. ...
Leggi Tutto
VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] di 6 e secondo la graduazione della rosa dei v. possono essere citati quattro, otto o financo 32 nomi di v. (scrittori latini della tarda antichità). Nei rilievi della Torre dei Venti di Atene (v.) compaiono, oltre ai 4 v. omerici, Skiros come v. di ...
Leggi Tutto
TARCONTE (lat. Tarchon, etr. Tarchu(n); Τάρχων, Τάρκων)
G. Camporeale
Eroe ed aruspice etrusco di cui le fonti classiche tramandano notizie frammentarie, a volte discordi e non sempre conciliabili. [...] un regno in Campania (Cn. Gell., apud Solin., i, 8). Come re etrusco, sarà un valido alleato di Enea nella guerra contro i Latini (Verg., Aen., viii, 505 ss.; 603 ss.; x, 153; 290 ss.; xi, 184 ss.; 727 ss.). Una notizia tarda, tramandata da Giovanni ...
Leggi Tutto
Heurgon, Jacques
Domenico Musti
Antichista francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1903 e ivi morto il 27 ottobre 1995. Per la sua formazione di studioso determinante fu il soggiorno presso l'École française [...] il quale avviò i primi contatti con Roma e con l'Italia. Dal 1931 al 1945 tenne corsi di lingua e letteratura latina nell'università di Algeri, dove conobbe A. Camus. Nel 1944-45, come addetto culturale dell'ambasciata francese di Roma, si adoperò ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] di culti comuni fra Etruschi e Umbri presso Volsinii. Testimonianza di un culto di tipo federale che ben conosciamo per i Latini ‒ è il caso del culto di Iuppiter Latiaris sul Monte Albano (Monte Cavo), la cui antichità è assicurata dal rituale ...
Leggi Tutto
PLINIO IL VECCHIO (C. Plinius Secundus)
S. Ferri
Nato a Como nel 23-4 d. C., morto il 24 agosto del 79 nell'eruzione del Vesuvio, seguì la carriera militare, poi ricoprì varie cariche nelle province; [...] filologica tesa all'individuazione e alla valutazione del terminus technicus e alle sue vicende nel passaggio dal greco al latino. Sempre meno importante invece è riconosciuta la influenza degli epigrammi sul testo di P., la cui forma talora poetica ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...