TLEPOLEMOS (Cornelius Tlepolemus)
P. Moreno
Pittore o toreuta greco, originario di Kibyra in Caria, attivo nel I sec. a. C.
Cicerone lo ricorda insieme al fratello Hieron profugo da Kibyra per sospetto [...] 1937, c. 1619, s. v., n. 7; A. Rumpf, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 229, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 77, 81; I. Calabi Limentani, Studi sulla società romana, Il lavoro artistico, Milano 1958, p. 188. ...
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CELER (Celer)
L. Guerrini
Architetto-ingegnere di nome romano, attivo a Roma nel I sec. d. C., dove lavorò in collaborazione con Severus (v.), entrambi chiamati da Tacito (Ann., 15, 42) magistri et machinatores [...] ., II, Stoccarda 1889, p. 335, 344; R. Pagenstecher, in Thieme-Becker, VI, 1912, p. 265, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, p. 37; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 12. ...
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MYRMEKIDES (Μυρμηκίδης, Myrmecides)
P. Mingazzini
Toreuta greco nativo probabilmente di Mileto, ma vissuto ad Atene. Lavorò in avorio (Varr., Ling. Lat., vii, 1; Plin., Nat. hist., vii, 85) e in bronzo [...] Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 405; W. Müller, in Thieme-Becker, XXV, 1931, p. 310, s. v.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, c. 1105, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, pp. 69; 197. ...
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DECIUS (Decius? .... dicus?)
L. Guerrini
Bronzista di origine greca o romana, di epoca incerta (III-I sec. a. C.?). Plinio (Nat. hist., xxxiv, 44) ricorda che sul Campidoglio spiccavano due colossali [...] .: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, p. 602; R. Pagenstecher, in Thieme-Becker, VIII, 1913, p. 518, s. v.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 70; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, p. 36. ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] A.M. Schneider, Die Landmauer von Konstantinopel, 2 voll., Berlin 1943; R. Janin, Les sanctuaires de Byzance sous la domination latine (1204-1216), REB 2, 1944, pp. 134-184; id., Les sanctuaires des colonies latines à Constantinople, ivi, 4, 1946, pp ...
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Vedi VETULONIA dell'anno: 1966 - 1997
VETULONIA (Vetiuna, Vatluna, Vetalu)
A. Talocchini
Piccolo centro della Toscana a N-O di Grosseto, situato sopra un'altura che domina la pianura grossetana un tempo [...] da Dionigi di Alicarnasso (Arch., III, 51), insieme a Roselle, Chiusi, Volterra e Arezzo, per gli aiuti che promise ai Latini nella lotta contro Tarquinio Prisco. Per Silio Italico (Punica, viii, 484-489) V. dette a Roma i simboli del potere ...
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GEMMARIUS
I. Calabi Limentani
È nome che si trova solo nelle iscrizioni (e nella Vulgata: Esodo, xxviii, 11); in Roma era il mercante, il venditore di pietre dure e preziose lavorate o anche allo stato [...] il proprio nome al caso genitivo o al nominativo col verbo ἐποίει, e sempre in greco, anche quando si trattava di nomi latini; uso che prova non solo la provenienza greca del mestiere, ma la continua supremazia greca. Non è possibile però fare alcuna ...
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AMPLITUDO
G. Becatti
Corrisponde al greco μέγεϑος e, come il sinonimo magnitudo, esprime un concetto di grandezza, anzitutto materiale, che, specialmente i Romani, consideravano come una delle qualità [...] la μέγεϑος come un criterio di giudizio di un'opera d'arte accanto alla τέχνη. I Romani concreteranno positivamente nell'architettura questo loro senso innato di grandezza.
Bibl: G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 255. ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Latium
Manlio Lilli
Latium
Il territorio del Latium, che si estende dal Tevere fino alla Campania e ai monti del Sannio, bagnato a ovest dal [...] rispettivamente una zona marittima della regione fino a Sinuessa, un’altra adiacente alla Sabina, che si estende fino al territorio dei Marsi; la Latina (V, 3, 9) che passa tra le prime due e raggiunge l’Appia a circa 3,5 km da Casilinum; e infine la ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] del mondo. Gli altri tre grandi modelli di g. del Medioevo erano, logicamente, biblici: l'Eden, interpretato dai traduttori latini come paradisus voluptatis; l'hortus conclusus del Cantico dei Cantici; il g. di Giuseppe di Arimatea, nel quale era ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...