Radama
Nome di due re del Madagascar.
Succeduto a Andrianampoinimerina, R. I (n. 1792-m.1828) regnò dal 1810 al 1828 consolidando il potere degli imerina sull’isola e avviando un processo di centralizzazione [...] (riformò le consuetudini giudiziarie, l’amministrazione e il regime schiavistico, varò la trascrizione del malgascio in caratteri latini e operò una riorganizzazione dell’esercito). In cambio della cessazione della tratta negriera, il suo regno fu ...
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Storico della filosofia medievale, erudito, codicologo (Aquisgrana 1876 - Roma 1958). Sacerdote (1901), entrò alla Biblioteca apostolica vaticana come scrittore nel 1910 e vi restò sino alla morte. Profondo [...] (1904) e numerosi saggi particolari; come paleografo e codicologo, si debbono a lui un monumentale catalogo di codici Vaticani latini (1931-33), una serie di aggiunte alla storia della Biblioteca apostolica vaticana di F. Ehrle (1947) e una raccolta ...
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Famiglia francese di tipografi editori. Jean (1490-1543) stampò a Lione sotto il suo nome dal 1536; il figlio Hugues (1538-1603) si trasferì a Limoges (1566), ove a lungo lavorarono i discendenti. Nel [...] 1704 un ramo si trasferì a Parigi (Jean-Joseph), dove produsse, con Joseph-Géraud, le sue cose migliori, tra le quali la serie dei classici latini in 73 voll. (dopo il 1753). La casa parigina fu assorbita nel 1808 dalla casa Delalain. ...
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Scrittore latino (sec. 4º d. C.). Ci resta di lui un Opus agriculturae, in 14 libri. Dopo un libro di introduzione, egli tratta dei lavori dei coltivatori in ciascun mese. Il 14º libro è un poemetto didattico [...] sull'innesto (De insitione), in distici. Nella compilazione dell'opera si giovò principalmente della sua esperienza, e anche di autori greci e latini, principalmente imitando Columella. La prosa di P. ci conserva preziosi elementi volgari. ...
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Riformatore e umanista italiano (Bassano 1500 - forse Cracovia 1563); benedettino, lasciò l'ordine (1525) trasferendosi oltralpe (assunse allora il nome Negri); visse a lungo soprattutto a Chiavenna (1538-1555), [...] dove tenne una fiorente scuola umanistica; fu poi pastore di una comunità italiana a Pińczów, presso Cracovia. Scrisse una tragedia: Il libero arbitrio (1546 circa) e un poemetto in esametri latini (Rethia, 1547). ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] completata solo dopo il ritorno in Italia del poeta, fra il 1318 e il 1320. Conclude la prima delle due opere un Commento in latino, che comportò per F. due anni di lavoro e che contiene, tra l'altro, un passo di estremo interesse per la storia della ...
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DALLE CARCERI, Niccolò
Anthony Luttrell
Figlio di Giovanni e di Fiorenza Sanuto, nacque probabilmente nel 1358 circa, dato che nel 1371 era ancora in minore età, non aveva, cioè, ancora compiuto i quattordici [...] padre Giovanni il D. ereditò due dei tre terzi in cui l'isola di Negroponte era stata divisa dopo la conquista latina. Giovanni era figlio di Pietro e di Balzana Gozzadini, e il padre di Pietro era stato Grappozzo, terziere probabilmente del terzo ...
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AMASEO, Girolamo (Hieronymus Amaseus, anche Lucius Hieronymus)
Giampaolo Tognetti
Nacque a Udine il 10 sett. 1467, figlio di Giovanni e fratello minore di Leonardo e Gregorio. Insieme a quest'ultimo [...] Celo. Morì il 21 maggio 1517.
Oltre al Vaticinium non pubblicò che pochi versi, ma lasciò dieci libri di poesie latine, con qualcuna in greco, varie per genere e forma metrica, che, secondo il desiderio espresso nel testamento, avrebbe voluto far ...
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Apostolo dell'Irlanda (m. 492 circa). Nato in Britannia (forse presso Dumbarton) dal diacono Calpurnio, fu per anni schiavo in Irlanda. Successivamente in Gallia, vi ricevette la preparazione ecclesiastica [...] ), svolse nell'isola larghissima opera apostolica e fondò (445) la sede primaziale di Armagh. Si hanno di lui due scritti latini, la Confessio e la Epistola ad milites Corotici, detti complessivamente i Libri di san Patrizio. La sua festa (17 marzo ...
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Figlio (m. 1241) di Giovanni sebastocratore, poté venire in possesso del trono di Tessalonica quando suo fratello Teodoro fu sconfitto e fatto prigioniero dai Bulgari nella battaglia di Klokotnìtsa (1230), [...] e a Tessalonica. Appoggiandosi dapprima all'imperatore di Nicea, Giovanni III Vatatze, concluse poi (1232) un'alleanza con i Latini. Nel 1237 Michele Angelo Comneno gli tolse il despotato di Epiro; infine nel 1240 fu cacciato da Tessalonica dal ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...