BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] dei Cantici e le Lettere dell'abbé Le Blanc), il B. lasciava scarsa traccia nelle opere a stampa: un'orazione latina Pro solemni studiorum instauratione, recitata e pubblicata a Padova nel 1727, l'altra, già menzionata, in onore di Alvise Priuli ...
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FALCONIERI, Ignazio
Renata De Lorenzo
Nacque il 16 febbr. 1755 a Lecce o nella vicina Monteroni, secondogenito di Alessandro e di Teresa Brizio Lucesani, di antica e ricca famiglia borghese. Avviato [...] le comparse con l'uso di uno stile "sublime" che cercava di rendere al meglio la maestosità della lingua latina, il F. raggiunse effetti di notevole ridondanza, che, accoppiati ai modi metastasiani, hanno fatto parlare di "ibridismo" contrastante con ...
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APOSTOLI, Francesco
Marino Berengo
Nacque a Venezia nel 1755, di famiglia "cittadina originaria", insignita all'inizio del secolo del titolo comitale e tradizionalmente dedita alla carriera di cancelliere [...] nobiliari è toccato e lievemente schernito; così èaccentuata la sana forza del popolo tedesco, men guasto di quelli latini dalle pastoie della civiltà; mentre non manca, nell'apparente rispetto formale, un'afiusione sarcastica a Venezia, immersa ...
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PARISETTI, Ludovico
Achille Olivieri
PARISETTI, Ludovico. – Nacque a Reggio Emilia il 6 settembre 1503 da Girolamo; è ignoto il nome della madre. Ebbe un fratello, Timoteo.
Gli studi, a cui fu avviato [...] sulle pagine di Erasmo tramite la mediazione di Alciato.
Dopo la laurea ritornò in patria e si dedicò alla poesia latina e al discusso problema dell’opportunità di una riforma della Chiesa. Nel 1529, dopo avere progettato di trasferirsi a Roma ...
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LORENZINI, Francesco Maria
Valentina Gallo
Nacque a Roma il 4 ott. 1680 da Sebastiano e Orsola Maria Neria, bolognese. La famiglia del padre, fiorentina, si era trasferita nell'Urbe al seguito di Cristina [...] le armi di Achille (Ovidio, Met., XIII, 1-398). L'accolita, attiva tra il 1735 e il 1741, prese il nome di Accademia Latina e fu sostenuta dalla munificenza di Clemente XII e del cardinale A.S. Gentili. La caratura dei finanziatori nonché il successo ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] pensiero in modo sempre più asciutto, fino ad arrivare a vere e proprie sentenze lapidarie, argute e fulminanti. I Latini dicevano appunto che l'epigramma doveva avere "un fulmine alla fine". La sentenza finale, spesso, illumina il significato di ...
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Alberti, Leon Battista
Stefano De Luca
Un grande protagonista dell'Umanesimo
Leon Battista Alberti ebbe vasti e molteplici interessi. Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e [...] Questa è la virtù: non la possiede soltanto chi non vuole possederla. Tale convinzione emerge sia nelle opere composte in latino sia in quelle scritte in volgare. Alberti fu infatti un convinto sostenitore del volgare, che a suo parere avrebbe potuto ...
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AVERANI, Benedetto
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 19 luglio 1645, fratello maggiore di Giuseppe, celebre giureconsulto, autore di una sua biografia (in B. A., Opera Latina, I, Florentiae 1717, [...] lezioni di B. A. sopra il IV sonetto della 1 parte del Canzoniere del Petrarca, Ravenna 1707).
Le sue Opera Latina (Florentiae 1717), curate dal fratello Giuseppe, contengono (voll. I e II) le dissertazioni sull'Antologia, sull'eloquenza greca e ...
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ARCUCCI, Giovanni Battista
Mario Quattrucci
Nacque da nobile famiglia napoletana nei primi decenni del sec. XVI. Frammentari sono i dati biografici: il Toppi lo chiama "Cavaliere Napolitano", ma nessun [...] . Di una più sconcertante versatilità diede prova l'A. in occasione della battaglia di Lepanto (1571), cantata due volte in versi latini: nel Fabii Iordani Iurec. Neap. viri claris. Ad Pium V Pont. Max., Neapoli 1571, troviamo un'ode dell'A., In ...
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CASABURI URRIES, Pietro
Salvatore Nigro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta [...] deve inoltre poggiare su "traslati arditissimi"(ampiamente esemplificati dai testi di "tanti valent'uomini greci e latini" e "de' nostri poeti italiani", soprattutto - significativamente a ritroso - da Tasso e Petrarca), che dilettano rappresentando ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...