Matematico e filosofo, scolaro di Lefèvre d'Étaples, nato intorno al 1470 o 1475 a Sancourt presso Amiens, morto intorno al 1553. Tra le sue numerose opere ha importanza tutta singolare il De sapiente, che, per l'alto valore di novità di varî suoi motivi, pur strettamente commisti con quelli della tradizione medievale, può considerarsi uno dei più caratteristici documenti del pensiero del Rinascimento. ...
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PORTA (o Porzio, dal cognome latinizzato Portius, Porcius), Simone
Guido Calogero
Filosofo e medico, nato a Napoli nel dicembre del 1496 e ivi morto il 27 agosto 1554. Seguace del Pomponazzi (o, piuttosto, [...] a lui affine) nella maggiore delle sue opere, non ne fu quasi certamente (contro l'attestazione dei biografi antichi) mai discepolo, mentre è probabile che ascoltasse le lezioni di Agostino Nifo, quando ...
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NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] x, 74) si può dedurre che N. era una divinità della sorte, avvicinata e assimilata in seguito alla Fortuna romana nei suoi varî aspetti. Tale carattere trova la sua conferma nell'usanza (testimoniataci ...
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Umanista, di Lonigo, donde il nome latinizzato Omnibonus Leonicenus (Lonigo 1412 circa - Vicenza 1474), discepolo di Vittorino da Feltre (1423-33): succedette al maestro a Mantova dal 1449 al 1453, poi [...] tornò a Vicenza. Tradusse dal greco, curò edizioni latine, commentò Persio, Giovenale e alcune opere di Cicerone ...
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RAMO, Pietro (Pierre de la Ramée, latinizzato in Petrus Ramus)
Guido Calogero
Pensatore francese, nato a Cuth (Vermandois) nel 1515, morto a Parigi nel 1572, nella strage della notte di San Bartolomeo. [...] Di umili origini, dovette compiere gravi sforzi per riuscire a frequentare l'università di Parigi: e, datosi principalmente agli studî di logica, finì per sentire avversione per l'angustia mentale degli ...
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PESCATORE, Giovanni (Iohannes Piscator)
È il cognome latinizzato di Johann Fischer, teologo protestante, nato a Strasburgo il 27 marzo 1546, morto a Hernborn il 26 luglio 1625. Compiuti gli studî a Tubinga, [...] nel 1573 divenne professore a Strasburgo, quindi in Heidelberg e altrove, finché passò definitivamente a Hernborn (1584).
Di principî calvinisti, ebbe polemiche sia con i luterani sia con i cattolici (da ...
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MENIUS, Justus
Joseph Engert
È il nome latinizzato di Jodocus Menig, diffusore del protestantesimo nella Turingia. Nacque a Fulda il 13 dicembre 1499 (secondo un'altra testimonianza il 13 ottobre 1494); [...] studiò a Erfurt, e dal 1519 a Wittenberg, dove frequentò Melantone e aderì alla Riforma; vicario a Mühlberg (Erfurt) nel 1523, occupò la carica di sovrintendente ad Eisenach dal 1529 al 1557; in quest'anno, ...
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RODOLFO de Rivo
Giuseppe De Luca
Nome latinizzato dell'olandese Roelof (Roilof) van der Beek (van der Beeken). Nato a Breda, nel Brabante, circa la metà del sec. XIV, iniziò in patria gli studî e li [...] compì in Italia, dove rimase dal 1362 al 1366 a Roma e a Bologna; fu quindi a Parigi dal 1367 al 1373, indi a Orléans (1373-75). È a Roma nuovamente nel 1381; diviene decano di Tongern per il 1383 e prende ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...