Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federico Cesi
Saverio Ricci
La storiografia più recente ha restituito in Federico Cesi una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, non riducibile al pur prezioso [...] e letterato, e Anastasio De Filiis, erudito, e il ventiquattrenne medico nederlandese Jan van Eck (o Heck, latinizzato in Johannes Eckius o Heckius).
Nel Lynceographum, statuto programmatico dei Lincei che iniziò a elaborare nel 1605, Cesi ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] a fondamento della geodesia.
A Copenaghen l'osservatorio fu istituito nel 1637, grazie al danese Christen Sørensen, latinizzato in Longomontanus, collaboratore di Tycho Brahe e poi primo professore di astronomia all'Università di Copenaghen. Nel 1610 ...
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Fotoperiodismo
Gaspare Mazzolani
di Gaspare Mazzolani
Fotoperiodismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenno storico. 3. La scoperta del fotoperiodismo. 4. Definizioni. 5. Sviluppo e risultati delle ricerche [...] impose con grande risonanza nell'URSS col nome di ‛iarovizzazione' proposto da T. D. Lysenko (v., 1928), successivamente latinizzato in ‛vernalizzazione' (v. Whyte e Hudson, 1933). Va ricordato, indipendentemente dall'affare Lysenko (v. evoluzione: L ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...