Famiglia mantovana, nobile, ebbe titolo marchionale nel 1650. Tra i suoi membri si ricordano: Benedetto, segretario e confidente d'Isabella d'Este fino al 1515 e i suoi figli, Lelio, Camillo e Ippolito. [...] (1497-1560) scrisse poesie in latino e in maccheronico. Camillo (1504-1548), corrispondente dei Gonzaga dalla corte cesarea, lasciò importanti carteggi. Ippolito (Mantova 1511 - Roma 1580), erudito, poeta in latino e volgare, traduttore dal greco e ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] delle risorse espressive popolari, del dialetto, quanto di quelle artificiose del bilinguismo latino-volgare rielaborato come ibrido parodistico nel maccheronico, ha infatti stabilizzato il plurilinguismo come una funzione permanente in seno alla ...
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maccheronico
maccherònico (meno com. maccarònico o macarònico) agg. [der. di maccherone, nell’espressione latino maccheronico, equivalente a latino di cucina, usata dagli umanisti per satireggiare il cattivo latino dei cuochi di convento]...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...