Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] perché erano stati tradotti in modo da sembrare più barbari che latini. È chiaro infatti che l’autore di quella traduzione – di formazione scolastica, ma anche da quelli di formazione umanistica che, malgrado le loro invettive contro i “barbari” ...
Leggi Tutto
TOMITANO, Martino
Matteo Melchiorre
TOMITANO (da Tomo), Martino (Bernardino da Feltre). – Nato a Feltre nel 1439, fu il primogenito degli undici figli di Donato da Tomo e di Corona Rambaldoni.
La madre, [...] studi di umanità, concretizzatasi in un’attività di versificazione poetica in latino (di cui non rimane traccia) e in una precoce esperienza e spaccati di vita quotidiana, exempla di sapore umanistico e sferzate di gusto ironico, spunti di cronaca ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] questione della lingua riguarda il rapporto tra il volgare e il latino, tra il registro letterario e quello parlato, tra le lingue al paradigma di quella classica.
Premessa
Nell’età umanistico-rinascimentale si afferma l’idea che la società determini ...
Leggi Tutto
PORTA, Giuseppe
Mattia Biffis
PORTA (Salviati), Giuseppe. – Figlio di Ludovico e di una certa Maria de Rocca, nacque il 20 maggio 1520 (come riportato da Migliorini, 1899, p. 6, sulla scorta di documenti [...] contare in gioventù su una prima educazione di stampo umanistico, di cui resterebbe traccia negli interessi scientifici della perduto nell’incendio del 1574, è descritto in un poema latino di Francesco Zannio, che si sofferma in particolare sulla ...
Leggi Tutto
D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...]
Destinato sin da piccolo agli studi giuridici, il D. apprese i rudimenti della lingua latina alla scuola di grammatica di Giuniano Maio e completò la sua educazione umanistica, a partire dal 1473 all'incirca, a Roma, dove seguì le lezioni di Domizio ...
Leggi Tutto
LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] Angelo Colocci e Francesco Bellini da Sacile, in Italia medioevale e umanistica, XIII (1970), pp. 268-270; A. Santosuosso, ., 27, 35 s. n., 304; G. Parenti, Per Castiglione latino, in Per Cesare Bozzetti. Studi di letteratura e filologia italiana, a ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel periodo umanistico l’uomo si sente vivere in un universo popolato di forze occulte [...] forze angeliche o demoniache sono più apertamente presenti nel mondo umanistico di quanto non fossero nei secoli del Medioevo, e e affascinanti rivelazioni.
Ficino termina la sua traduzione in latino nel 1464 prima della morte di Cosimo. Il codice ...
Leggi Tutto
Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] teoria (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’); ma poiché «il banco di prova del tradurre umanistico è in sostanza di greco in latino», la traduzione dal latino al volgare perse di centralità culturale e digradò «verso livelli di cultura più bassi ...
Leggi Tutto
ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] in poi, e dove, oltre a distinguersi come verseggiatore in latino, strinse amicizia con vari umanisti. Fu in rapporto oltre che del campo. Naturalmente il suo insegnamento parigino fu soprattutto umanistico e retorico. Ma oltre a Livio, Svetonio e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] le letterature nazionali sull’esempio del classicismo greco e latino. L’imitatio, ossia la dottrina della riproposta sempre più rigorosa che, dopo lo splendore delle generazioni umanistiche, soprattutto in Francia, in Inghilterra e in Germania, si ...
Leggi Tutto
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...