DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] di un'età dell'oro della lingua ma si afferma piuttosto un atteggiamento molto libero dinanzi alle preoccupazioni umanistiche della latinità delle forme linguistiche. Per quanto il D. fosse attento alla purezza classicistica di queste, non mancava di ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] di Platone e l’eredità bizantina
Una delle caratteristiche del periodo umanistico fu la riscoperta del pensiero di Platone, dovuta anche alla traduzione in latino di molti dialoghi rimasti sconosciuti durante il Medioevo. La preferenza accordata ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...