Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] càlamo, il levis calamus delle bucoliche virgiliane. È vicino ai Latini, è anche vicino ai secenteschi. Nella Contemplazione della Morte si a una nudità di linguaggio che va fino alla volgare piattezza. E un contemporaneo di Marino o magari di ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] le rime del Bembo e dei petrarchisti dell'età sua volgendosi ad altro, segnatamente a studi sul Machiavelli e sull'Ottocento , Ariosto o Castiglione, non compose carmina (i pochi versi latini tramandati sotto il suo nome sono modestissima cosa, o non ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] vivere come correttore di bozze e insegnante di rudimenti latini ai ragazzi. Soprattutto, grazie all'editore S. mecenate Collatino di Collalto, pubblicò il suo primo libro in volgare, i Paradossi, cioè Sententie fuori del comun parere novellamente ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Masuccio Salernitano… (1972).
Fonti e Bibl.: G. Pontano, Poesie latine, I, a cura di L. Monti Sabia, Torino 1977, pp 463-465; A. Mauro, Per la storia della letteratura napoletana volgare del Quattrocento, in Arch. stor. per le provincie napoletane, n ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] siano essenziali allo stesso Convivio l'apologia del volgare e la giustificazione del banchetto ideale che, della nominanza mondana nella comparazione di Oderisi, e sarà latino raffigurare Piccarda Donati; se medicinare è un fortunato provenzalismo ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] Filelfo Vat. lat. 5245, dove alle cc. 69r-70r figurano tre epigrafi latine di mano del F., mentre il Vat. Urb. 804, cc. 232-233v ad un libro di "historie de' Longobardi" e tradotta in volgare. In effetti, una lettera della raccolta alla Queriniana, c. ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] nel 1388 su una versione in greco volgare per conto di Juan Fernández de Heredia, di Plutarco nel Quattrocento, Padova 1962, ad ind.; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, ristampa a cura di E. Garin, Firenze ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] di Firenze, che ssi confa alla presente matera; disse in brieve motto in latino: 'Non diu stabit stolida Florenzia florum; decidet in fetidum, disimulando vivet'. Ciò è in volgare: 'Non lungo tempo la sciocca Firenze fiorirà; cadrà in luogo brutto, e ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] monografici, il Parnassus Apollo e la Macroglossa stellatarum (in volgare, Del Parnasso e Della passera dei santi) , di d'Alba, G. Ravegnani; per ultimo, S. Solmi sulle Cronache latine del 15 genn. 1917. A parte è da collocarsi il necrologio apparso ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] contemporaneo Convivio. Merito precipuo di entrambe le opere è di aver presentato il problema dei rapporti di coesistenza fra latino e volgare nei termini effettivamente drammatici in cui si è a lungo posto in Italia, al di qua dell'irenica visione ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...