GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] della città sulla base di ragioni storico-mitologiche e cancellando il marchio di corruzione e decadenza che colpiva il volgare nei confronti del latino. È curioso che un'idea come l'approdo diretto dell'arca di Noè sul litorale toscano sia stata ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] e Ludovico Pittorio Bigi.
Probabilmente fra il 1477 e il 1487, il G. fu impegnato nella traduzione in latino di un testo in volgare, il terzo dei Memoriali di Diomede Carafa, precettore di Eleonora d'Aragona, intitolato nei manoscritti De regentis et ...
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AMASEO, Romolo Quirino
Rino Avesani
Nacque a Udine il 24 giugno 1489 da Gregorio e da suor Fiore di Marano, monaca di S. Chiara in Udine. Fu legittimato con privilegio del vescovo di Bologna Achille [...] letterari e linguistici dedic. a P. Rajna, Firenze 1911, pp. 282-84).
Con maggiore equilibrio difendeva il latino senza disprezzare il volgare anche il Sigonio, nella prolusione veneziana con titolo uguale a quella menzionata dell'A. (1566).È noto ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] afferma il figlio nel De laudibus eloquentiae - i suoi concittadini sapevano che egli era preparato e pronto a parlare, in latino e in volgare, su qualunque argomento per il quale occorresse un oratore.
Il D. si rivolse anche all'attività politica e ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] la professione di maestro pubblico e privato a Padova e forse a Milano; nello stesso tempo coltivò la poesia latina e volgare in modo da procurarsi una notevole rinomanza, sebbene da molti scrittori del suo tempo egli fosse citato più come esempio ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] e la breve dimora ferrarese sono ricordati anche nelle Prose della volgar lingua (II, 20).
Le propensioni del C. per la i testi scritti per la morte del C. si rammentano infine i versi latini (contenuti nel Marc. lat. XI66 [6730], f. 60v e nel Marc ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] con la teologia.
Assai più limitata è la produzione di D. in volgare. In poesia si riduce ad un solo sonetto, tradito da più . Volpi-I. Del Lungo, Firenze 1914, p. 32; G. Boccaccio, Opere latine minori, a cura di A.F. Massera, Bari 1929, p. 265; M. ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] poemi Syphilis sive De morbo gallico e Ioseph, ha prodotto una notevole quantità di componimenti latini e alcuni (di incerta attribuzione) in volgare.
Scritti negli stessi anni del De motibus corporum coelestium di Giovan Battista Amico, mai peraltro ...
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FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] del luglio 1463 deve risalire anche il completamento del romanzo volgare Glycephila, in cui sono narrati gli amori del giovane Deifebo scelta fu imposta all'autore, che avrebbe preferito il latino e l'esametro) il F. si proponeva nuovamente nella ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] bandi o degli statuti), che G. suddivide in tre capitoli con modelli con lunghi esordi in volgare, in cui, come in quelli precedenti, il latino serve soprattutto come schema mnemonico, come falsariga dei "parlamenti".
A questa prima segue una parte ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...