Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] , per quel tanto che esisteva, usasse il latino, così come faceva la Chiesa, evitava ogni problema a Saint-Quentin del 1214, a Metz del 1219 (ma lo statuto cittadino è in volgare già nel 1215), a Mons del 1222, a Liegi del 1233, a Lussemburgo del ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] venivano chiamate lingue volgari o semplicemente volgari. La parola volgare vuol dire appunto parlato dal volgo (dal latino vulgus), cioè dal popolo, che ormai non conosceva più il latino. Così il siciliano, il bolognese, il piemontese, il veneziano ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] italiani, in particolare – per quanto riguarda le opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che come mostrano due esempi tolti dalla seconda edizione delle Prose della volgar lingua del Bembo (Venezia 1540): «è ciò cosa; a ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] e l’accento grave e quello acuto, ereditati dalle lingue classiche, compaiono sporadicamente nei testi sia in volgare sia in in latino in risposta all’esigenza di marcare la tonicità delle parole, di evidenziarle o di disambiguarle (cfr. Castellani ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] già nella Rhetorica ad Herennium (IV, 12, 17), permane nel latino tardo, per es. nel titolo del terzo libro dell’Ars grammatica maior di Elio Donato (IV secolo d.C.). In volgare possiede almeno fino all’Umanesimo un senso esteso al complesso dei ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] . Però, come si legge in Patota (20072: 79-80), già nel latino tardo e poi nel passaggio ai volgari, i suoni /k/ e /g queste non semplici necessità di adattamento, nei primi secoli del volgare gli allografi erano molti di più di quanti siano oggi e ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] la loro congenita deperibilità). Come dimostra, per il latino, il caso di Pompei, i graffiti sono preziosi se non il più antico, uno dei più antichi documenti sicuramente in volgare dell’area italiana (➔ origini, lingua delle). Si tratta del graffito ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] norma etimologizzante che prevedeva il mantenimento di i nei termini di origine latina come audāciam > audacia/audacie (Camilli 19653: 171-174).
Oggi queste grafie sembrano volgere verso un’ulteriore fase di semplificazione su base fonetica, con ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] politico-economici e culturali, e quindi linguistici, che i Latini avevano con popoli preindoeuropei e indoeuropei dell’Italia antica. all’epoca delle grandi conquiste romane, il l. volgare fissò la maggior parte delle sue caratteristiche negli ultimi ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] Slovo o Slova’.
L’instaurarsi del termine sclavus, che nel latino medievale del 13° sec. indicava lo schiavo, prova l’importanza della Vistola.
Diffusione Nei primi secoli dell’era volgare gli S., in quanto agricoltori, erano relativamente sedentari ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...