DE LELLIS, Carlo
Massimo Ceresa
Nacque nei primi decenni del sec. XVII da famiglia originaria di Chieti, ma trapiantata a Napoli.
Suo nonno Onofrio fu poeta affermato, ed ebbe un fratello giureconsulto, [...] nella chiesa di S. Maria Maggiore.
A questa sua attività accademica si ricollega la produzione poetica del D., in volgare ed in latino, il cui frutto maggiore furono Gli applausi poetici, una raccolta di rime che fu stampata a Napoli nel 1649 ...
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CAMPELLO, Bernardino
Angela Dillon Bussi
Nacque a Spoleto il 28 marzo 1594 dal conte Solone, giureconsulto, e dalla nobile Rotilia Capecio, terzogenito di dieci figli. Le vicende della sua famiglia, [...] agli studi umanistici, scrivendo poesie per lo più in volgare, numerosi componimenti di contenuto religioso, pubblicati poi con il dalla nascita di Cristo ai suoi tempi; sbozzò in latino una storia della morte di Francesco Maria Della Rovere, ...
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PAZZI de' MEDICI, Alessandro
Paola Cosentino
PAZZI de’ MEDICI, Alessandro. – Figlio di Guglielmo de’ Pazzi e di Bianca de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 4 marzo 1483. [...] del Ciclope di Euripide, primo esempio di dramma satiresco in volgare, offerto a Filippo Strozzi il 4 agosto 1525.
Negli gli anni in cui Pazzi tradusse – o finì di tradurre – in latino due tragedie di Sofocle: l’Elettra e l’Edipo re. Stando almeno ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] più tardi un Compendio di chiara introduttione della grammatica latina in volgare, per più facile intelligenza di quelli, che vogliono imparar la lingua latina, prima grammatica latina in volgare stampata in Sicilia (Palermo, G.A. De Franceschi, 1599 ...
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DELLA GAZATA, Pietro
Odoardo Rombaldi
Nacque verso la metà del 1336 da Franceschino, notaio, figlio di Guido, nobile di Gazata, castello del Reggiano, soggetto ai Sessi coi quali era imparentato.
Dalla [...] D. avesse tradotto le Gesta di Sagacino da un testo in volgare.
Il D. conserva alla sua cronaca il carattere di Gesta i suoi tempi ma non può dirsi dotto. Il suo latino è deficientissimo, sì che alle volte latinizza sconciamente forme dialettali, ...
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Italia. Popolo, nazione, Stato
Domenico Fisichella
Sia «popolo» sia «nazione» sono parole che hanno origine latina. Si deve aggiungere che nel corso dei secoli entrambe hanno assunto significati diversi, [...] la religione cattolica finisce per costituire un elemento accomunante, perché il nascente «volgare» si diffonde e prende forma, originariamente sulla scia del latino e poi in contrapposizione a esso, mentre i «conquistatori» di stirpi germaniche ...
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CESANO, Gabriele Maria
Franca Petrucci
Nacque a Pisa da Leonardo, presumibilmente non molto prima del 10 genn. 1490, giorno in cui gli fu impartito il battesimo. Compì studi giuridici e con ogni probabilità [...] quinto libro, il C. si duole che alcuni traduttori latini non abbiano compreso certi passi di Aristotele e mostra la , Delle lettere, I, Pavia 1564, p. 45v), difendendo l'uso del volgare, associava il nome del C. a quello del Tolomei, del Molza, del ...
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TEODORO DI ANTIOCHIA
LLaura Minervini
T. è uno dei personaggi più interessanti fra quelli che animarono, per oltre vent'anni, la corte itinerante di Federico II: per la sua storia personale, per le [...] di Aristotele (ibid., pp. 244-245).
La fama di T. è legata soprattutto, come si è accennato, al Moamin, che volge in latino una compilazione araba, il Kitāb al-mutawakkilī; del nome del suo ultimo compilatore, Muḥammad al-Bāzyār, si trova forse un ...
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IMPERIALI (Imperiale), Vincenzo Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Latiano, presso Brindisi, il 26 marzo 1738 da Giovanni Luca (Genova 1683 - Latiano 1749), secondo marchese e quarto signore [...] , dove cominciò a cimentarsi fra i "nuovi letterati", con interventi e piccoli saggi sui grandi delle letterature volgare e latina ma ancor più su Omero e, soprattutto, sui lirici greci, con particolare interesse per Pindaro, Anacreonte e Teocrito ...
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COCCHI DONATI (Cochi, de Chochis, Donati), Iacopo
Luisa Miglio
Nacque a Firenze da Niccolò il 4 agosto 1411.
Inesistenti le notizie sulla sua educazione e giovinezza; risulta solo dal catasto del 1427 [...] le parole di Giovanni Cinelli, attribuisce al C., tra cui alcuni carmi in latino che costituirebbero una novità nel panorama interamente volgare della produzione poetica del Cocchi Donati. Definito dal Flamini "misero verseggiatore", ma è giudizio ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...