Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] per curare il «malum gallicum», non si limita a garantire, in latino e in italiano, che ai Veneziani è dato di «vivere sempre . Stanca d'errabondi giochi nel «theatro del mondo», la penna si volge a «piangere i suoi errori» e a «supplicare l'amor di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] quella lingua ha permesso l'intesa e l'unione dei suoi genitori) e l'«essere buono», giacché solo per mezzo del «volgare» gli è stato possibile apprendere il latino e, quindi, le dottrine e il sapere che rendono l'uomo perfetto. Non solo: usando il ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] recente lavoro di G. Aquilecchia, Per l'attribuzione e il testo del «Lamento d'una cortigiana ferrarese», in Tra latino e volgare per Carlo Dionisotti, vol. I (Padova, Editrice Antenore, 1974, «Medioevo e Umanesimo», 17), pp. 3-25, illustra un passo ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] . Rispose a giro di «posta» (si considerino le date!); al nobile, solenne latino del Cesi (la lingua dell'alta comunicazione scientifica) contrappose il volgare, forse a sottolineare la «familiarità" dello scambio epistolare e a sottrarre dignità all ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] ‟liberare le parole traendole fuori dalla prigione del periodo latino". Volando, tutto appare in una prospettiva nuova, ‟ il teatro deve imparare dal cinema; attacca, spesso in modo volgare, il realismo fotografico e la ‟diarrea del gusto"; esige la ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] altro argomento, che giudica che un qualcosa è o non è. In latino si dice enuntiatum, enuntiatio, pronuntiatum, pronuntiatio, effatum" (Dialectica, pp. tradizione aristotelica, riproposta in lingua volgare, nel suo Commentarium de certitudine ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] un suo corso allo Studio fiorentino; Andronico Callisto, che ritraduce il De generatione et corruptione; Teodoro Gaza che volge in latino gli Aphorismi di Ippocrate; oppure Andrea Brenta che negli anni 1479-1480 traduce il De insomniis di Ippocrate ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] entrambi seriamente impegnati ad indicare per «questa nuova bestia di prosa volgare» le modalità per divenire «numerosa», sì da gareggiare agevolmente con quella latina. Né vale obiettare che il modello proposto dallo Speroni per tale operazione ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] : quanto a questi, dibattendosi Dante tra l'ammirazione per il saldo assetto del latino, la «grammatica» per eccellenza (lo volgare seguita uso, e lo latino arte; onde concedesi esser più bello, più virtuoso e più nobile», Conv., I, v, 14), e il ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] Maffei aveva rivolto a Poleni: «Ma perché mai voi altri signori matematici scrivete sempre in latino? e all'istesso tempo lodate i Francesi perché scrivono in volgare. Non è dunque atta la nostra lingua alle cose di matematica, quanto sia la francese ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...