Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] a una memoria potenzialmente universale (tutto ciò è comprensibilmente meno netto in Italia, dove il volgare nel primo Duecento non si è distaccato del tutto dal latino, e meno ancora è giunto a essere una lingua letteraria). Si tratta inoltre, con ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] teoria medievale degli stili (e della corrispondenza fra soggetti trattati e linguaggio poetico, per cui la lingua volgare, di minore dignità che il latino, conveniva solo a un soggetto 'comico' come l'amore), pur sempre nel segno di una "cultura ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] che fu tentato dal Farinelli col suo Romanticismo nel mondo latino.
Quando in una famosa poesia del Prati si legge del verso non si può abbassare alle umiltà della prosa senza cader nel volgare. E poi, se si scrive in versi, è segno che il linguaggio ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] perché l'italiano del Bruno è un approssimativo toscano, saturo di forme latine introdotte tali quali nel discorso volgare, e pur lasciate tutt'altro che grezze, perché latino e toscano, con gli spagnolismi e i dialettalismi schietti che non mancano ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] voci del «buon senso» che vuol essere l'opposto del senso «volgare», si sente sempre, dietro il personaggio, l'autore, e insieme con (vite di Aristippo, Bione e Diogene) tradotto in latino da A. Traversari, conservando anch'egli generalmente l'ordine ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] i volgari. Dopo, e soltanto dopo, nasceva il problema di travasare nei volgari ciò che già si possedeva nel latino[12], 10 o «traslatare» da un volgare all'altro: problema, codesto ultimo, non più di pensiero e di spirito, ma di società e di storia ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] da Federico promosse, ed effettivamente usate nella Curia, sono da una parte il latino, strumento degli atti ufficiali, dall'altra, appunto, il volgare, esclusivamente adibito alla comunicazione poetica. Talora la doppia competenza si assomma nella ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] innegabile compattezza e coerenza, e che quindi hanno anch'essi diritto, alla pari dei carmi latini, delle prose e delle poesie in volgare (anche di quelle più «insopportabili »), ad essere considerati parte integrante dell'espressione pascoliana. No ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] eloquente, ma è anche un ricco affresco della vita politica e morale del Cinquecento. Sempre sprezzante dei "falsi Latini in volgare", il G. scriveva come parlava. "Le sue lettere", osserva il Ferrero, "si può ritenere per certo che siano ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] nostri giorni, di leggere come aperte le e e o lunghe latine (vidère, auctòres), che in toscano danno e e o chiuse. rima sia da cercare nella poesia mediolatina, imitata dalla poesia volgare, non solo italiana, ma arriva poi alla conclusione che la ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...