Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] quali la radice pura non ha senso compiuto (prendiamo ad esempio il latino bell-um, “guerra”, in cui la radice bell-, senza il suffisso ottenere, la prima: per esempio, consideriamo il sostantivo latino soror, “sorella”, che, comparato con il termine ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] con gli intenti e l’ideologia che si cela dietro alla lotta per la regolamentazione e diffusione di questo gra-/fon-/morfema.In latino, si è già detto, gli aggettivi a due uscite, quelli della seconda classe, hanno un’uscita per il maschile e il ...
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Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] comune della tendenza alla chiacchiera, ovvero di non saper tenere per sé i segreti. “Gli uomini forgiano per me, da un proverbio latino, un’arma affilata che sfregano di continuo sotto il naso delle donne e che così recita: ‹‹Questo ha dato Dio alle ...
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«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] per far sentire la propria voce – quella femminile in particolare – si ritrova innanzitutto in uno dei modelli di Boccaccio, il poeta latino Ovidio: nelle sue Heroides, una raccolta di 21 lettere d’amore scritte dalle donne del mito o della storia ...
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Chiara Valerio non è certo tra chi tace. Autrice di diversi libri, editor, conduttrice radiofonica e direttrice artistica, rappresenta una delle personalità più brillanti e attive del panorama culturale [...] soluzione non banale che ci permette di andare avanti è pensare che niente è definitivo. Tutto è transeunte. Il brocardo latino recita transitoriis quaere aeterna (sottotitolo del geniale Eva Futura!)SS, VC: Il mare nel libro è sempre presente ed è ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] a sfruttare ogni genere nelle sue massime potenzialità; e qualcuno direbbe che a volte, durante un’interrogazione di latino, forse anche lo scolastichese può avere i suoi vantaggi. Scrivere forbito avvantaggia chi scrive? Non necessariamente. Al ...
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Finito pranzo, mi siedo alla scrivania e apro il manuale, pronto per studiare: “È il momento della non-costruzione, che svela l'assenza di attualità del concetto anche attraverso l'invito a sottolineare, [...] . La difficoltà è resa tanto da scelte sintattiche poco intuitive, che mirano a rispettare l’ordine dei costituenti latino (v. 2), quanto da un lessico desueto e artificiale (‘rifulsero’, ‘fanciulla’).Un elemento centrale nell’utilizzo di alcune ...
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Il termine Romània identifica lo spazio geografico caratterizzato dall’uso delle lingue romanze e, per estensione, l’insieme delle lingue stesse. Tracciare un elenco di queste lingue è tutt’altro che banale poiché identificare i confini esatti che separano una lingua da un’altra è solitamente frutto di strategie più socio-politiche che realmente linguistiche. ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] motivi:
1) vocabolario internazionale: «secondo i risultati di uno studio realizzato su 4156 radici, il 65% erano comuni all’esperanto e al latino, l’81% al tedesco, l’89% all’inglese, l’87% allo spagnolo, il 91% al francese, l’89% all’italiano, il ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] e nella riflessione filosofica, politica e religiosa (cfr. «Perché la Bibbia a scuola»). Infatti, al pari dell’universo testuale greco-latino, il Tanàkh è un’opera classica perché la sua forza storica e la sua grandezza letteraria hanno indotto una ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...
(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...