ITALIA
B. Conticello*
− Il nome latino deriva dall'osco viteliu, attraverso una forma grecizzata, e gli antichi ne dettero varie spiegazioni etimologiche. Si considerò derivato da un principe enotrio [...] Corfinium, Italia, o Italica, o Italicum. Le monete coniate dagli Italici in questo periodo, sia con iscrizioni osche, sia latine, sia senza leggenda, hanno nella maggior parte nel dritto una testa femminile volta sia a sinistra sia destra, con ...
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QUALITAS
S. Ferri
Termine introdotto in latino da Cicerone come corrispondente al greco poiòtes (Plat., Th., 182 a) "qualitates appellavi quas poiòtetas Graeci vocant" e aggiunse che è vocabolo dell'uso [...] il successo della dispositio nei suoi tre aspetti della pianta, dell'alzato, della prospettiva (12, 2). Questi aspetti, in latino species, sono definiti dal termine greco idèai. Anche la eurythmia (12, 4) del corpo umano, considerato nella compagine ...
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RESPONSUS
S. Ferri
È comune vocabolo latino che significa "risposta". Poiché logicamente la risposta perfetta deve combaciare con la domanda: da questa situazione tipo è derivato anche il termine tecnico [...] Vitruvio, il quale si è trovato dinnanzi al preciso vocabolo delle fonti tecniche greche, mentre non sussisteva in latino nessun vocabolo equivalente in campo tecnico, in quanto nell'area italica non esisteva il relativo problema architettonico. Ne ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] romano (praetextae) Brutus e Decius (seu Aeneadae); inoltre gli Annales, un'operetta in metro sotadeo, Pragmatica, Praxidica o Parerga.
Suo amico e protettore fu D. Giunio Bruto Callaico, la cui stirpe ...
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QUADRATUS
S. Ferri
È il sinonimo latino retorico del greco chiasmòs e chiàzein.
Cicerone (Orator, 233) si esprime così: considera un periodo di uno scrittore disadorno e ignaro delle buone regole della [...] retorica; cambia l'ordine delle parole, redigilo in quadrum (in q. redigas) e ciò che era prima diffluens ac solutum diventerà aptum. Ecco il periodo disadorno: Non potest quin eiusdem hominis sit probos ...
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OSCILLO (oscillum)
G. A. Mansuelli
Termine latino senza un preciso corrispondente greco nel lessico - se non nell'uso - di etimologia controversa che indica genericamente le figurine, maschere e dischi [...] votivi che si appendevano agli alberi sacri, più tardi anche all'architrave dei portici di edifici; il loro significato è in origine rituale e magico, poi forse soltanto decorativo. Nonostante le incertezze ...
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ETHOS (τὸ ἔϑος)
S. Ferri
In latino: mos, habitus, indoles moralis. È particolarità della retorica, la quale presentando varî tipi di individuo (l'iracondo, l'avaro, il pio, il rustico, il timido, il [...] mite, il libidinoso o capriccioso, il severo, il vecchio, l'adolescente e così via), avverte lo scrittore o l'oratore che il sermo, lo stile dell'opera deve imitare la proprietà di ciascuno di essi (Rhetores ...
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ENNIO (Quintus Ennius)
M. Borda
Poeta latino autore degli Annales, di tragedie e commedie, nato a Rudiae (Rugge, prov. di Lecce). Nel 204, M. Porcio Catone lo condusse a Roma. Accompagnò M. Fulvio Nobiliore [...] opera nel solco della tradizione artistica italica.
Il cosiddetto mosaico di Monnos a Treviri, con busti di poeti latini e greci entro riquadri, reca anche il "ritratto" di E., evidentemente derivato da altra composizione, probabilmente pittorica.
Si ...
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PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] sue opere hanno dato luogo a cicli di illustrazioni la cui importanza iconografica per la storia dell'arte non è trascurabile.
Dalle sue stesse poesie apprendiamo che ricoprì cariche civili e che fu innalzato ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] 173, cfr. 138-9; vi, 1759; x, 4560). Nessun cognomen dei pittori delle iscrizioni indica sicuramente una provenienza; sono solo latini o greci, e nomi greci si davano anche a schiavi nati in Italia e in province occidentali.
Una serie di privilegi ai ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...