Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA (v. vol. vii, pp. 123-138)
G. Cavallo
Grecia e Roma. - Le ricerche più recenti sulla S. greca e romana, oltre che nell'aprire talune prospettive nuove, [...] rivelato fondamentali differenze di epoca e di scuola tra i manoscritti presi in esame. In particolare, per la capitale libraria latina, uno studio rigoroso in tal senso è stato condotto da A. Pratesi. L'indagine ha dimostrato che il canone grafico ...
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SUSA (Segusio)
C. Carducci
B. M. Felletti Maj
2°. - Città romana posta sulla destra della Dora nel punto dove questa incontra il torrente Cenischia, in una posizione di particolare importanza strategica, [...] il territorio delle quattordici città era entrato a far parte dello Stato Romano, gli abitanti erano divenuti cives di diritto latino, il re un prefetto e, di conseguenza, cavaliere romano. Secondo la più recente esegesi, la lettura dei rilievi va ...
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BUFALINI, Leonardo
Cosimo Palagiano
Figlio di Giampietro, nacque probabilmente alla fine del sec. XV, dato che si presume sia giunto molto giovane a Roma - da Udine - insieme con Antonio Blado, del [...] appaiono le maschere di 24 venti. La scala è indicata sul margine superiore della carta. La toponomastica è scritta parte in latino, parte in italiano, ma si contano diversi errori in entrambe le lingue. In margine sono pure disegnati gli stemmi di ...
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BERTUCCIO
R. Polacco
Maestro fonditore attivo a Venezia, il cui nome, qualificazione artistica e cittadinanza si leggono, insieme alla data, sull'iscrizione incisa sulla porta bronzea che chiude l'ingresso [...] ambito di quel classicismo di estrazione paleocristiana in cui sembra cristallizzarsi dopo la caduta dell'impero latino tutta la produzione artistica marciana successiva al trentennio 1220-1250, caratterizzato da appariscenti aperture e aggiornamenti ...
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VULCA
M. Pallottino
Coroplasta etrusco di Veio. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 157), che cita Varrone, fu chiamato a Roma e incaricato dal re Tarquinio Prisco di modellare per il tempio capitolino, [...] di culto, quale è quello che si intravvede dai cenni descrittivi del Giove di V., parrebbero convenire, nell'ambiente etrusco-latino, piuttosto alla fase di cultura artistica della seconda metà del VI sec, che non ai decennî tra la fine del VII ...
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GUERRA, Giuseppe
Francesco Leone
Non sono note la data e la città di nascita del G., annoverato da De Dominici tra i discepoli di Francesco Solimena.
Dopo l'alunnato giovanile, probabilmente nei primi [...] a dubitare della loro autenticità; stante che le perplessità erano avvalorate dai misteriosi caratteri, derivati né dal greco né dal latino, inseriti a commento delle figure.
Tra il 1754 e il 1755 il G. fornì ai gesuiti, per il Museo Kircheriano ...
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FABULLUS
R. Bianchi Bandinelli
Pittore romano dell'età di Nerone. Il nome è incerto, trovandosi nei vari codici pliniani famulus, famulis; fabullus è congettura adottata dalla editio princeps; altra [...] termine è etimologicamente proprio il contrapposto di αὐστηρός (da αὔω, dissecco) dal quale potrebbe esser disceso il latino severus. Ma umidus è lettura incerta, e tumidus appare correzione troppo facile. Se si confrontano le relative definizioni ...
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Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (v. vol. i, p. 204)
A. Adriani
Le più notevoli scoperte avvenute sono quelle di alcuni ipogei con decorazione dipinta e quelle che hanno accompagnato [...] si pensa potrebbe esserci miracolosamente pervenuto nella grande camera a blocchi monolitici di alabastro esistente nell'attuale cimitero latino (cfr. v. vol. i, fig. 305).
Si tacciono qui, necessariamente, le notizie riguardanti il resto dell'Egitto ...
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CASTELLAZZI, Michelangelo
Francesca D'Arcais
Nacque a Verona nel 1736 da Giovanni Battista e da Angela Zanella. Ancora in giovane età entrò in seminario con l'intenzione di darsi alla carriera ecclesiastica; [...] era, sempre secondo lo Zannadreis, bellissimo.
Morì a Venezia il 29 ag. 1791.
Conoscitore non solo del greco e del latino, ma anche delle lingue moderne, nelle sue opere di architettura il C. riflette quella tendenza tipica del secolo a ristudiare e ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] , in particolare con la Grecia, e attribuirono alla città, sorta per processo sincretistico, il nome di Velzna (Felsina in latino). Conquistata dai Galli Boi verso la metà del 4° secolo, la città andò incontro a un lungo periodo di decadenza ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...