FACINO, Galeazzo, detto il Pontico
Gino Pistilli
Nacque a Padova da Conte intorno al 1458, come si desume da un carme latino scritto nel 1478-80, in cui dice di aver appena raggiunto i vent'anni.
Il [...] 'ambiente del vescovo di Belluno, Bernardo Rossi, che frequentava in quegli anni lo Studio patavino seguendo le lezioni di latino e greco di Giovanni Antonio Panteo e trascurando l'episcopio bellunese, dove si faceva sostituire da suffraganei. Venuto ...
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Poeta lituano (Lelaiciai, Šiauliai, 1765 circa - Bardžiai, Kaũnas, 1830). Impegnato presso la corte distrettuale di Raiseiniai, tradusse dal polacco e dal latino (Virgilio, Orazio) e si occupò di lessicografia. [...] gleba (probabile l'influsso di K. Donelaitis). P. scrisse anche racconti di tono romantico (Mano darželis "Il mio giardino"), compì ricerche sulla storia lituana e iniziò a comporre (1895) un vocabolario polacco-lituano-latino, rimasto incompiuto. ...
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Preteso autore (sec. 12º) dei Gesta Friderici imperatoris in Italia, che, secondo Teodorico di Niem (1414 circa), avrebbe descritto in latino l'assedio posto a Milano dal Barbarossa, cui aveva assistito. ...
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Poeta (Modena 1455 circa - Longiano 1527), il cui vero nome era Sasso de' Sassi. Seguace di Serafino Aquilano, scrisse in latino epigrammi ed elegie, e in volgare soprattutto sonetti e strambotti. Ebbe [...] anche interessi teologici e subì un processo per eresia ...
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Letterato (Lucca 1638 - Roma 1716). Gesuita dal 1652, insegnò al Collegio Romano. Scrisse molto, in versi e in prosa, in latino e in italiano; il suo Specimen didascalici carminis et satyrae (1672) è ritenuto [...] un antecedente del Giorno pariniano ...
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Astrologo (2a metà sec. 15º), fu per qualche tempo nel seguito dell'imperatore Federico III e scrisse una Pronosticatio in latino vera et prius non audita che, pubblicata anonima nel 1488, ebbe fino al [...] sec. 17º molte edizioni ...
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Storico ungherese (Bolyk 1732 - Kalocsa 1811), prefetto della Biblioteca capitolare di Kalocsa (dal 1790); accanto a numerose monografie, scrisse in latino una colossale storia di Ungheria in 42 volumi, [...] ancor oggi preziosa per la vastità dell'informazione: Historia critica regum Ungariae ex fide domesticorum et exterorum scriptorum (pubbl. 1779-1817) ...
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Nome, o più prob. soprannome, di un Fiorentino ricordato da Dante come autore di una canzone, contenuta nel codice Vaticano latino 3793 in cui è attribuita a un "messer Osmano"; è scritta per derisione [...] del parlare dei Marchigiani, di cui raccoglie le particolarità più vistose ...
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Seneca, Anneo (detto il Vecchio o il Retore)
Seneca, Anneo
(detto il Vecchio o il Retore) Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1° a.C.- m. 37 d.C. ca.). Recatosi in gioventù a Roma, manifestò [...] subito la sua inclinazione agli studi retorici, sebbene non abbia mai esercitato la professione di oratore. Tornato a Roma in età matura, vi rimase fino alla morte, frequentando gli oratori celebri e attendendo ...
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Cronista anglosassone (m. verso il 998), forse l'ealdorman dello Wessex che trattò (994) con Olaf di Norvegia. Scrisse in latino una cronaca, parzialmente derivata da Beda, che comincia dalla creazione [...] del mondo, e dà una narrazione della storia inglese sino al 975. L'opera, scritta in stile retorico e oscuro, è prezioso documento per gli ultimi due secoli della storia sassone ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...