Poeta croato (Jajce 1904 - Zagabria 1982). Insegnò latino nei licei; tradusse Catullo, Properzio, Tibullo. I versi che compose prima della seconda guerra mondiale (Pjesme siromašnog sina "Poesie di un [...] figlio povero", 1926; Isus i moja sjena "Gesù e la mia ombra", 1934) sono permeati da un senso quasi francescano di fraternità con la natura e con gli oppressi; nella produzione successiva (Tajanstvena ...
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("La commedia degli asini") Commedia del commediografo latino Plauto (250 circa - 184 a.C.), composta forse del 212 o nel 207 a.C., certamente una delle più antiche; è una palliata e il modello è l'Onagòs [...] (᾿Οναγός, "L'asinaio") di un ignoto Demofilo. Con l'Epidicus, è una delle commedie di Plauto che ha minore varietà di metri.
Il vecchio Demeneto, per aiutare il figlio Argirippo a pagare 20 mine per ...
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("La commedia della pentola") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Ritenuta comunemente posteriore al 195, viene datata al 194 o al 191 a.C.; deriva il titolo da una pentola [...] (lat. aulŭla, dim. di aula "olla") al centro della storia, giuntaci priva della conclusione.
Euclione, un vecchio avaro, ha trovato una pentola piena d'oro che custodisce gelosamente nel timore che gli ...
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VALERIO Edituo (Valerius Aedituus)
Cesare GIARRATANO
Epigrammista latino di poco anteriore a Q. Lutazio Catulo, console nel 102 a. C.
Di lui ci restano due epigrammi. Il primo descrive l'effetto che [...] produce sul poeta la vista della donna amata: lontana imitazione dell'ode di Saffo dello stesso argomento. L'altro dice che il poeta non ha bisogno di fiaccola perché nel petto gli arde la fiamma, accesagli ...
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Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] le norme e le notizie che i suoi predecessori avevano tramandate, V. costituì quasi un corpus dell'architettura, per giovare non solo ai professionisti ma anche ai cittadini che volessero curare da loro ...
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Vescovo di Poitiers e poeta (n. presso Treviso 530 circa - m. Poitiers inizî sec. 7º). Studiò a Ravenna, poi con lungo pellegrinaggio si recò alla tomba di s. Martino di Tours indi a Poitiers dove trovò [...] sono entrati nella liturgia. La lingua di V. F. manifesta già l'inizio del passaggio dal latino alle lingue romanze e l'imbarbarimento della lingua latina. V. F. è considerato il primo poeta medievale della Gallia. È invocata la sua protezione contro ...
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VINCENZO di Lérins
Giuseppe De Luca
Scrittore latino cristiano del sec. V. Come dice Gennadio, De vir. ill., 64, egli fu "apud monasterium lirinensis insulae presbyter". Ma non se ne sa altro. Scrisse [...] nel 434 il suo Commonitorium, con lo pseudonimo di Peregrinus, nel monastero di Lérins (oggi Isola Saint-Honorat); e morì poco dopo, certo prima del 450. È nel catalogo dei santi, e la sua festa si celebra ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] patita alla perfidia "di un solo e falso calunniatore". Il suo atteggiamento sottomesso e adulatorio è rivelato dagli epigrammi latini da lui composti in quei mesi, in lode del papa Clemente VIII, dei cardinali inquisitori Santoro e Sarnano, del ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] del riminese Paolo Ramusio (stampata anch'essa a Verona nel 1483) e nel sec. 16º fu ancora ristampata in Francia nel testo latino (1532, 1534) e in una traduzione di Loys Meigret (1555). Tra gli altri scritti umanistici di V., di minore importanza o ...
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Umanista romano (sec. 16º), autore di qualche poemetto latino e di una famosa Defensio pro Italia (1535), in difesa degli umanisti italiani contro Erasmo da Rotterdam. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...