Filosofo e poeta ucraino (Černuchi, Poltava, 1722 - Ivanovka, od. Skovorodinovka, Char´kov, 1794). Insegnante e istitutore, viaggiò in diversi paesi europei; dal 1769 condusse una vita errabonda attraverso [...] canzoni divine"), dove si alternano ispirazione metafisica e toni popolari; alcuni canti e favole in versi, per lo più in latino; e la raccolta di favole in prosa Basny Char´kovskija ("Favole di Char´kov"). Pensatore profondamente originale, ma anche ...
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Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] meteorologici. Fondò (1851) con Th. Aufrecht la Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung (limitata al germanico, greco e latino) e (1856) con A. Schleicher i Beiträge zur vergleichenden Sprachforschung (limitati all'ario, celtico e slavo ...
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GAGLIUFFI (Galjuf), Marco Faustino
David Riccardo Armando
Nacque il 15 febbr. 1765 a Ragusa, in Dalmazia, da Ivan e Kata Marcovich. Iniziati gli studi presso le locali Scuole pie, venne inviato quindicenne [...] Una villeggiatura genovese di cento anni or sono, in Il Raccoglitore ligure, II (1933), 2, pp. 1-3; L. Picanyol, Un insigne latinista. M.F. G., Roma 1934; Id., in Parva Bibliotheca Calasanctiana, XII (1934), pp. 26 ss.; XIV (1935), pp. 8, 26 ss.; Id ...
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Scrittrice, nata a Bruxelles da genitori francesi l'8 giugno 1903, morta a Mount Desert (Maine, USA) il 17 dicembre 1987. È stata insignita negli anni Settanta del Prix National des Lettres (1974) [...] prolusione. Dopo gli studi con tutori privati e dopo aver appreso l'inglese, il latino, il greco e l'italiano, ottenne nel 1920 a Nizza il baccalauréat in latino e greco. Fu un'infaticabile viaggiatrice, in Europa e soprattutto in Oriente; si stabilì ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] è il verso priapeo. Si trova già nella lirica erotica (Anacreonte) e nel dramma, specialmente nei cori dei drammi satireschi; in latino, è presente in Catullo (carme 17) e negli autori di priapei. Il verso è asinarteto, ossia composto di due membri ...
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Umanista (Venezia 1487 - Roma 1527); discepolo di Marco Musuro, insegnò greco a Venezia (1518), a Firenze (1522-23) e a Roma (1526-27), dove si era trasferito nel 1523 al seguito del card. Giulio de' Medici [...] ferite riportate durante il sacco della città. Accolta con un certo sfavore ma poi abbastanza diffusa fu la sua traduzione in latino di alcune opere di Aristotele (Venezia 1521); ma l'opera sua più notevole è il dialogo De exilio (1522), inteso a ...
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DE ROGATI (De Rogatis), Francesco Saverio
Maria Teresa Biagetti
Nacque il 9 genn. 1745, da Tommaso e Giovanna Bonelli, a Bagnoli (Bagnoli Irpino in prov. di Avellino), dove compì i primi studi di grammatica [...] superiori si trasferì prima a Napoli e, dopo due anni, a Roma, presso uno zio paterno, dove frequentò i corsi di latino, greco e filosofia al collegio Calasanzio degli scolopi e in seguito di matematica e fisica al Collegio Romano. Fu ammesso all ...
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fate
Ermanno Detti
Dee amiche, ma anche capricciose
Le fate sono figure fantastiche, create dalle popolazioni primitive per spiegare le forze della natura e per stabilire un contatto con spiriti capaci [...] la fiaba e la letteratura, le fate sono giunte fino a noi
Chi sono e dove vivono
La parola fata deriva dal latino fatum "destino". La fata quindi era originariamente una sorta di dea del destino. Era meglio averla amica, anche se bisognava guardarsi ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] ; l'anno successivo, rimise in moto la stamperia. Il 28 ott. 1507 gli scrisse Erasmo da Rotterdam per proporgli le sue traduzioni latine dell'Ecuba e dell'Ifigenia in Aulide di Euripide.
Gli confidava che una sua edizione del M. gli avrebbe reso fama ...
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MARANA (Marrana), Gian Paolo
Carlo Alberto Girotto
Primo dei quattro figli di Giovanni Agostino, orafo, e di una Maddalena di cui non si conosce il cognome, nacque, probabilmente a Genova, nel 1642.
Scarse [...] fu processato per detenzione di coltello e subì una breve carcerazione. Poco si sa anche sulla formazione: conosceva senz'altro il latino, ma probabilmente la sua cultura, più che l'esito di un regolare corso di studi, era frutto delle curiosità e ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...