CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] Non a caso le sue lezioni sono dette Sermones.
Il suo modello, anche in prosa, è Plauto, la sua fonte è la miniera del latino arcaico, con la sua ricca creatività e con la libertà dei costrutti non ancora normalizzati. C'è in questa scelta una felice ...
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DONÀ (Donato), Giovanni Battista
Marina Romanello
Nacque a Venezia, figlio illegittimo del nobile Alvise Donà, patrizio veneto, e di una Orsa probabilmente originaria di Treviso. Quanto alla data non [...] degli anni della fanciullezza; ma con tutta probabilità egli dovette ricevere una discreta educazione e apprendere oltre l'italiano anche il latino. Morto il padre, si ritirò - non si sa se solo o con la madre - in un podere ricevuto in eredità a ...
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COSTA, Giovanni
Paolo Preto
Nacque ad Asiago (Vicenza) l'8 maggio 1737 da Cristiano Modesto e Maria Fabris. Allievo del seminario di Padova dal 1750, si distinse negli studi classici, e con il favore [...] epigrafe alle Ultime lettere di Jacopo Ortis: "Naturae clamat ab ipso/vox tumulo". Tre anni dopo tradusse dall'inglese in latino, con l'aggiunta di alcuni versi originali, poeti inglesi di notevole valore come Alexander Pope, James Thompson e Thomas ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] serie dattiliche unite a serie giambiche).
Rispetto ai v. di cui si compongono, i poemi e i carmi lirici della letteratura greca e latina si distinguono in κατὰ στίχον («a verso a verso») se constano di v. tutti uguali, come i poemi epici in esametri ...
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Poeta e capitano ungherese (n. fortezza di Orzalj 1620 - m. presso Čakovac 1664), figlio di Giorgio bano di Croazia. Educato presso i Gesuiti, divenuto bano (1647), continuò per molti anni a lottare contro [...] suo capolavoro è l'epopea in 15 canti Szigeti veszedelem ("La catastrofe di Sziget", 1651), nota anche con il titolo latino di Obsidio Szigetiana, nella quale esalta la figura del suo avo Miklós. Ha lasciato anche trattati politici e militari, come ...
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DE ROMANIS, Filippo Antonio
Marina Formica
Nato a Roma il 21 ott. 1788, primogenito di Mariano e di Vincenza Cucomos, si dedicò giovanissimo all'amministrazione e direzione dell'azienda tipografica [...] D. dell'Epistolaad Macrinum fu apprezzata da Leopardi, che ritrovava "degno di lode non ordinaria l'ardire di voler in verso latino dir cose molto difficili a esprimersi anche in prosa italiana e la felicità della riuscita. Non è che io non vi trovi ...
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Rabelais, François
Anna Maria Scaiola
Il gigante del Rinascimento francese
François Rabelais ha scritto il romanzo comico più sapiente e festoso del Cinquecento: la storia dei due giganti Gargantua [...] François Rabelais, nato presso Tours nel 1493, è un susseguirsi di conoscenze, professioni, viaggi. Ha studiato il greco, il latino, l’ebraico, la filosofia, la teologia, la giurisprudenza, la filologia ma anche la fisiologia, la fisica, la storia ...
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ALTOMARE, Giovanni
Fausto Nicolini
Da Tommaso, figliuolo di Biagio Altomare e da Teresa Cardone, l'A. nasceva in Napoli, nel dicembre 1712; divenuto ormai, in virtù della falsificazione perpetrata dall'avo [...] 1750 iniziava a Napoli la ristampa della traduzione marchettiana del De rerum natura di Lucrezio, accompagnata dal testo latino e dall'Antilucrezio del Polignac: senonché, per avere la censura ritirato, nel meglio, la licenza, ne risultarono tirate ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] nel 1880 gli studi interrotti, P. si laureò nel 1882 con una tesi su Alceo; subito dopo fu nominato professore di lettere latine e greche nel liceo di Matera; nel 1884 fu trasferito con lo stesso incarico a Massa, dove chiamò presso di sé le sorelle ...
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Poeta tedesco (Stoccarda 1584 - Londra 1653). Figlio d'un alto funzionario di corte, frequentò il Collegium illustre di Tubinga riservato ai nobili. Nel 1609 era poeta di corte e segretario ducale a Stoccarda, [...] di stato, dal 1644 al 1649 segretario agli Affari esteri, carica in cui gli succedette J. Milton. Scrisse versi in latino, in inglese e in francese, ma tenne molto a essere e rimanere, nonostante la lunga lontananza dalla patria, poeta tedesco ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...