Scrittore corso, nato a Magna Soprana, nel comune di Rogliano (Capo Corso), il 4 (o il 5) ottobre 1835, morto a Laerru (Sassari) il 10 settembre 1902. Nel 1841, il padre trasferì la famiglia a Livorno; [...] .
Notevoli biografie di patrioti e di letterati, giornali, strenne, riviste e associazioni letterarie; traduzioni dal latino e da lingue viventi; trattazioni originali su discipline politiche e giuridiche, amministrative e pedagogiche, costituiscono ...
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CIPPICO, Alvise
Magda Vigilante
Figlio di Coriolano e di Nicoletta Andreis, nacque a Traù in Dalmazia il 16 sett. 1456.
Il. padre Coriolano, cultore delle letterature antiche e storico valente, godette [...] il testo terenziano. Un senso di profondo affetto per il maestro, unito alla venerazione per l'opera del poeta latino compensano l'evidente immaturità stilistica del componimento. Analoghi al precedente sono i due epigrammi che il C. compose in ...
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CAMPEGGI, Annibale
Gino Benzoni
Di nobile famiglia, nacque a Pavia nel 1593 e vi portò a compimento gli studi letterari e giuridici. Si distinse nell'Accademia degli Affidati come fine compositore e [...] di Pavia santificato nel 1904, con un discorso in latino, nel quale l'enfasi mal sopperisce alla mancanza di a Giusto Fontanini, lamentava non essergli "mai occorso di vedere le lettere latine" del Campeggi.
Fonti e Bibl.: La lettera del C. al Molin ...
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LENIO, Antonino
Stefano Jossa
Nacque nel Salento, forse a Parabita (cfr. Tafuri, p. 255), tra il 1470 e il 1475. Il cognome e il nome fanno pensare a una latinizzazione, ma non è possibile fare ipotesi [...] si compone di tre libri, rispettivamente di 16, 12 e 6 canti, per un totale di 1900 ottave. È preceduto da due epigrammi latini, dello Scannapieco al L. e del L. alla Del Balzo, nonché dal sonetto di dedica del L. alla Del Balzo, dove si dichiarano ...
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Umanista e teologo norvegese (Skirdal, Sogn, 1528 circa - Bergen 1575). Studiò in Danimarca e fu anche a Wittenberg, dove subì l'influsso del pensiero di Melantone. Lettore di teologia nella scuola capitolare [...] viva speranza in una futura rinascita nazionale. Nell'altro suo scritto Bergens kapitelsbog ("Libro del Capitolo di Bergen"), diario degli anni 1552-1572 in danese e in latino, B. traccia un minuto variopinto quadro della vita quotidiana di Bergen. ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] Mardersteig (Tre epigrammi, p. 382) nel codice autografo del Filelfo Vat. lat. 5245, dove alle cc. 69r-70r figurano tre epigrafi latine di mano del F., mentre il Vat. Urb. 804, cc. 232-233v, conserva due sonetti del Filelfo a lui dedicati.
Ma dopo ...
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BONFINI (Bonfinius, de Bonfinis), Antonio
Gerhard Rill
Nacque a Patrignone (Ascoli Piceno) nel dicembre 1427 o nel 1434, da Francesco (o Pierfrancesco) di Achille, appartenente a una famiglia, locale, [...] che il B. partecipasse alle cerimonie ufficiali in onore dell'ospite. Nel 1478 accettò una seconda chiamata a Recanati, dove insegnò latino, greco, grammatica, poetica e retorica fino al 1486. E in Recanati acquistava, nel 1481, un terreno.
In questo ...
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PIRONA, Jacopo
Vincenzo Orioles
PIRONA, Jacopo. – Nacque a Dignano al Tagliamento il 22 novembre 1789 da Giovan Battista, «in una vecchia famiglia friulana di agiata e civile condizione» (Marchetti, [...] 1814, la carriera di docente dapprima nelle classi inferiori per poi conseguire la cattedra di latino e greco, di filologia e storia, e infine di filologia latina e greca e storia universale. Insegnò sempre al ginnasio comunale di Udine, del quale ...
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CASTELLANI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque nel 1528 a Reforzate, non lontano da Fossombrone, ma gli piacque definirsi sempre fossombronese. In questa città, la cui storia fu a lungo oggetto dei suoi studi, [...] del collegio Montalto di Bologna tra il 1585 e il 1590.
La fama del C. è legata alle sue qualità di scrittore latino in prosa e in versi, che gli valsero dal Bonciari l'appellativo di "ocellum alterum linguae Latinae". Ricordato come buono scrittore ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] ), ma talvolta anche e chiusa con i (avere : servire) e o chiusa con u (amorosa : accusa).
A motivo di uno sviluppo dal latino divergente dal toscano, il siciliano non conosce opposizione tra apertura e chiusura di e e o; questi tipi di r., di cui il ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...