ASMA: MASCHILE O FEMMINILE?
La parola si trova usata sia al maschile, sia al femminile. L’oscillazione deriva dal fatto che tanto in greco quanto in latino asma era di genere neutro. Di solito le parole [...] di genere neutro che l’italiano ha preso dalle lingue classiche hanno assunto il genere maschile (il tema, il problema, l’enigma).
In effetti, nel linguaggio medico, la parola asma è usata più spesso al ...
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Forma abbreviata, di uso comune, dell’espressione cinese Hanyu pinyin fang´an («schema di alfabeto fonetico della lingua cinese»). Tale schema, composto di 26 lettere appartenenti all’alfabeto latino, [...] ratificato dall’Assemblea nazionale della Repubblica Popolare di Cina l’11 febbraio 1958, ha lo scopo di rendere la pronuncia (sulla base della lingua cinese comune o putonghua) dei caratteri che compongono ...
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Scrittore finlandese (n. nel Vermland 1593 - m. Åbo 1657), svedese di nascita; studiò a Uppsala, Wittenberg e Jena; fu vescovo di Åbo e rettore dell'università. Scrisse in latino di teologia e lavorò attivamente [...] nel comitato per la traduzione in finlandese della Bibbia. È l'autore della prima grammatica finnica (Linguae Finnicae brevis institutio, 1649) ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] interventi, editi fino al 1844, nei quali espose le proprie posizioni puristiche in materia di lingua: Del modo che tennero i latini nel tradurre i greci, e gl'italiani nel volgarizzare i primi e i secondi (Firenze 1839); Del linguaggio poetico (ibid ...
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Sette tavole di bronzo, trovate presso il teatro romano di Gubbio nel 15° sec. e conservate nel palazzo dei Consoli, alcune scritte in alfabeto etrusco, altre in alfabeto latino, contenenti un testo in [...] lingua umbra, che è il più importante documento per lo studio della lingua e della civiltà umbre. Risalgono in parte al 3°, in parte al 2° sec. a.C., ma la redazione del testo originale è assai più antica. ...
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Filologo e storico (Dresda 1881 - Marburgo 1945), figlio di Hermann; prof. di storia della Chiesa a Breslavia (1918) e Marburgo (1924), si è occupato della storia del testo latino del Nuovo Testamento [...] (Das lateinische Neue Testament in Afrika zur Zeit Cyprians, 1909) e di storia ecclesiastica (Die Entstehung der christlichen Kirche, 1919; Vom Urchristentum zum Katholizismus, 1920; Sakrament und Ethik ...
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In sintassi, proposizioni che hanno il predicato di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno il predicato di modo infinito (infinito, participio, [...] gerundio, o, in latino, supino). ...
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Glottologo svizzero (Dübendorf, Zurigo, 1861 - Bonn 1936), prof. a Jena (1887), a Vienna (1890) e a Bonn (1915); si è occupato, in numerosi articoli e volumi, soprattutto del latino volgare e delle lingue [...] romanze, per lo più da un punto di vista ricostruttivo delle singole unità linguistiche (Grammatik der romanischen Sprachen, 1890-1902; Italienische Grammatik, 1899, trad. it., 1927; Die lateinische Sprache ...
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In linguistica, la condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un significato opposto a quello etimologico; per es., l’aggettivo feriale che, derivato del latino feriae [...] «giorni di riposo», significava in origine «festivo» mentre oggi vuol dire «lavorativo» ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] separato metodologicamente da quello dell'estinzione (anche se per lingue che sono uscite d'uso per mutamento interno, come il latino o il greco classico, si parla spesso di lingue morte): tutte le lingue infatti mutano nel tempo. Ma può avvenire ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...