Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] in D. uno spirito già rinascimentale la strenua attenzione di lui alla forma, e neppure il culto che ebbe per i classici latini, soprattutto per Virgilio: attenzione e amore per i classici che sono tutt'altro che estranei, in varî modi e in diverse ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] sono state al centro di numerosi studi sulle vicende della lingua di Roma. Tuttavia va rilevato il peso ancora cospicuo del latino nella redazione dei documenti pubblici a Roma. Se si vaglia la produzione di bandi, altro genere di testo per il quale ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] dell'insegnamento del greco nel sec. XVI, e secondo critici moderni servì a introdurre in Francia il sistema erasmiano di pronuncia del latino e del greco.
Divenuto famigliare del vescovo du Prat, il C. passò al suo seguito e, stando a una notizia ...
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ATTINENTE A O ATTINENTE?
L’aggettivo attinente ‘che concerne’, ‘che è in relazione con qualche cosa’, regge la preposizione ➔a. La forma deriva infatti dal participio presente del verbo intransitivo [...] attenere (da latino attinere)
le carte attinenti al processo, le mansioni attinenti alla sua carica
La costruzione senza preposizione (attinenti il processo) è errata; la sua diffusione è dovuta al modello di aggettivi di significato affine come ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] : §§ 14, 16.1-3; cfr. Silvestri 1977-1982).
Le trafile storiche sono assai complesse, come mostra il rapporto tra greco e latino. Il primo, ridotto nell’orbita italica e romana, vi assume un ruolo di sostrato ma a causa del suo prestigio si comporta ...
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ACCECARE O ACCIECARE?
La grafia preferibile in tutte le voci del verbo è accecare
io acceco, tu accechi ecc.
Nell’italiano cieco, da cui il verbo deriva, la i non è etimologica (la base è il latino caecum) [...] deve alla cristallizzazione grafica di un’antica pronuncia in cui la i ancora si sentiva (come, ad esempio, in piede, dal latino pedem). Nella grafia delle parole derivate da cieco, questa i non si è sempre conservata.
• Nelle parole composte in cui ...
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MESE / MENSILE
Spesso, nella formazione di aggettivi provenienti da nomi, si ricorre a una forma più vicina alla base latina o greca.
Nel caso di mese, l’aggettivo corrispondente è derivato direttamente [...] dal latino mensilem
scadenza mensile, abbonamento mensile, partita mensile.
VEDI ANCHE derivate, parole ...
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Lessicografo (m. 1298 circa), domenicano; scrisse le Postillae super evangelia e un trattato teologico in forma di dialogo, il Dialogus super quaestionibus animae ad spiritum. Sua opera maggiore è il Catholicum [...] (1286), vasto lessico latino con ampie digressioni grammaticali, etimologiche e sintattiche, molto usato nei secc. 14º-15º; un'edizione di esso (1460) si crede stampata da Gutenberg. ...
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UBBIDIRE O OBBEDIRE?
Entrambe le forme sono corrette. Non si distinguono per sfumature di significato o di registro e hanno pressappoco la stessa diffusione nell’italiano contemporaneo.
• Obbedire è [...] più fedele all’etimo latino oboedire.
• Ubbidire, con la vocale i e con una u- iniziale sul modello di verbi come udire, ha conosciuto invece uno sviluppo di tipo popolare. ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] crédere). Si aggiunge poi il tipo in -rre (porre, dal lat. ponĕre; dedurre dal lat. deducĕre) che deriva dall’infinito latino in -ĕre per via della caduta, in epoca postclassica, della sillaba non accentata.
L’infinito italiano conserva solo in parte ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...