L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] poi lingue in cui la posizione dell’accento è libera, ma prevedibile in base a fattori fonologici: per es., in latino l’accento può colpire la penultima o terzultima sillaba, in base alla struttura della penultima sillaba (cfr. «legge della penultima ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] Se la data del 1462 fosse certa per il Parsons fragment, il più antico libro italiano sarebbe dunque in volgare (non in latino), e si tratterebbe di un’opera di devozione popolare, non di un autore classico. Tuttavia i dubbi sulla datazione e anche ...
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(o più che perfetto) Nella coniugazione verbale, il passato del perfetto, derivato dal tema di questo per mezzo delle desinenze secondarie e, dove esista, dell’aumento. Mentre in greco e in sanscrito [...] esso proietta semplicemente nel passato lo stato di cose indicato dal perfetto, in latino, grazie allo sviluppo della categoria di relatività temporale, indica cosa avvenuta prima di altra passata ed espressa con l’imperfetto o con il perfetto. ...
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Filologo e naturalista (Sulzbach, Norimberga, 1666 - Berlino 1743). Compì studî di teologia, poi viaggiò molto in patria e all'estero, per stabilirsi infine a Berlino. Nel 1706 fu nominato membro dell'Accademia [...] reale di Berlino e direttore della sezione storica. È autore di un dizionario tedesco-latino, di una descrizione degli insetti (1720) e di una degli uccelli (1743) della Germania, fra le migliori opere zoologiche del periodo prelinneano. ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] per il vecchio, spagnolo o dialetti meridionali per soldati o bravi, bergamasco, milanese o napoletano per i servi. Il latino serviva a caratterizzare il pedante. La camaleontica transizione caricaturale da un dialetto e da un idioma all’altro era ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] pertinenza del tratto di quantità sia per il consonantismo sia per il vocalismo è ulteriormente dimostrata dal fatto che in latino vocali lunghe potevano essere seguite da consonanti lunghe: per es. mīlle, corōlla. Viceversa, in italiano, se c’è una ...
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Filologo classico e orientalista (Zörbig 1716 - Lipsia 1774). Essenzialmente autodidatta, pubblicò edizioni di Teocrito, degli oratori attici, di Plutarco, di Dionisio di Alicarnasso, di Libanio, con numerose [...] emendazioni critiche spesso felici (Animadversiones ad graecos auctores, 5 voll., 1751-66); nel campo arabistico, pubblicò e tradusse in latino buona parte dell'opera storica di Abū l-Fidā', saggi di al-Ḥarīrī, Ibn Zaidūn, aṭ-Ṭughā'ī e al-Mutanabḅī, ...
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Filologo italiano (Livorno 1875 - Lucca 1957), prof. di letteratura greca nelle università di Messina e (dal 1902) di Pisa; deputato al parlamento in varie legislature; socio nazionale dei Lincei (1946). [...] in varie riviste di filologia classica. Esperto paleografo greco e latino, inventariò numerosi fondi di manoscritti, soprattutto greci (Codices graeci monasterii messanensis S. Salvatoris, 1907). Si occupò inoltre di studî medievali, umanistici ...
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Tipografo e letterato cèco (Praga 1545 - ivi 1599). È una delle figure centrali della cultura cèca negli ultimi decennî del 1500 per la sua attività di tipografo-editore (Kalendář historický "Almanacco [...] storico", 1578) e per la compilazione di dizionarî (Dictionarium latinum, 1579; Nomenclator tribus linguis, 1598, vocabolario latino-cèco-tedesco e Silva quadrilinguis, 1598). ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] , lo scritto fu certamente un tramite importante nel caso dei Franchi, dal momento che molte parole passarono attraverso il latino delle cancellerie, mentre non è ipotizzabile per il longobardo, per il quale non si attesta una cultura scritta. Tra ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...