Collabente è un aggettivo tecnico di àmbito medico, che significa ‘che si affloscia’, detto di un organo. Si tratta di una voce prelevata per via dotta dal latino collabente(m), participio presente del [...] verbo collabi (‘crollare’), formato da cum (‘co ...
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Nicola GardiniViva il Latino. Storie e bellezza di una lingua inutile Garzanti, 2016 «Viva il Latino!». Sembrerebbe rubato all'autografa scritta di studenti entusiasti su un'immaginaria lavagna scolastica, [...] provocatorio rispetto all'opinione diffusa, ...
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Stefano ToniettoAltri dodici CesariRoma, Exòrma, 2022 Si è mai sentito parlare di C. Vanesius Suetoniectus e della sua Historiola Augustula? No, impossibile, perché sia lo scrittore latino sia la sua opera [...] sono frutto della fantasia dell’autore di A ...
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Ai nostri tre studenti che propongono l’aggiunta di un vocabolo al nostro vocabolario, rendiamo grazie per la colta invenzione, che ritroverebbe la propria ragion d’essere nel nominativo latino non dell’aggettivo [...] ma del sostantivo pulchritudo (che s ...
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Florario risuona del latino medievale florarium. Esiste, per esempio, un Florarium Bartholomei, scritto dal canonico Giovanni di Mirfeld (dell'inizio del XV sec.), teso a descrivere e a rappresentare l’opportunità [...] di un ricorso esclusivo, da parte d ...
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Pensiamo che si tratti di un’ipotesi più macchinosa, sebbene affascinante, rispetto a quella tradizionalmente accettata dagli etimologisti e che trova largo riscontro nei dizionari della lingua italiana. [...] Partendo dal latino caerŭlus (‘del colore del ...
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Davide MastrantonioLa coesione nell’italiano antico e i volgarizzamenti dal latinoAlessandria, Edizioni dell’Orso 2021 L’atto della traduzione (inteso in senso ampio, e quindi non solo di testi scritti, ma anche di usi e costumi, categorie psicologi ...
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Sì, il grande Gadda usa rubizzo, per esempio nelle Novelle dal ducato in fiamme («Papà risollevò una faccia rubizza, carnosa, irradiata dal sorriso») ma, almeno in questo caso, non nell’accezione semanticamente dilatata notata dalla nostra gentile e ...
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Omografe (scritte nello stesso modo) e omofone (pronunciate allo stesso modo, con la “e” chiusa), le due parole sono distinte e presentano una filiera etimologica differente: scempio ‘semplice, non doppio’, ma anche ‘scemo, sciocco’, proviene dalla ...
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A meno che non si voglia ricorrere all’adattamento cacto (plurale regolare cacti), ormai antiquato e fuori dell’uso, non si può che adoperare la forma cactus, ripresa dalle lingue classiche (greco e latino, [...] in cui il significato del termine era gene ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...
(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...