Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] se breve, rimane u nelle voci dotte, ma nelle stesse parole popolari non è raro il caso che l’u breve e l’o del latino siano continuati in italiano da u anziché da o (per es., fucile, lat. fŏcile).
Astronomia
Si designa con O una classe spettrale di ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] una u chiusa (l’originaria ū). Perdutosi il senso della quantità vocalica, la u chiusa conservò il suono della u del latino classico e lo trasmise inalterato all’italiano; la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] sia per le occlusive (per es., scudo), sia per la sibilante (es., sposo ‹spòʃo›, viso ‹vìʃo›, chiesa ‹ki̯èʃa›). Nei latinismi le occlusive sorde sono state conservate perché così voleva l’ortografia; ma l’s, su cui l’ortografia non dà indicazioni, di ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] e-, per es. platea passato a *platia), che in origine era vera vocale, sillabica. La pronuncia assibilata del ti atono prevocalico latino è continuata in italiano da una z sorda (per es., terzo, lat. tertius); quando il ti, oltre che seguito, è anche ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e così nelle altre non romanze che si servono dell’alfabeto latino, e a maggior ragione negli alfabeti derivati da quello greco, la lettera k si è conservata.
Astronomia
La lettera K indica ...
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Nome latino dell’incudine, usato nel linguaggio scientifico per indicare un ossicino dell’orecchio medio (➔ incudine) e uno dei pezzi dell’apparato masticatore dei Rotiferi (➔). ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] nome Paracelsus è quasi certamente una parziale latinizzazione di Hohenheim, ma si è anche creduto potesse alludere al medico latino Celso col prefisso gr. παρά, per denotare insieme affinità e distinzione. Figlio di medico, P. studiò a Vienna sotto ...
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Nome latino umanistico del chirurgo J. Schultes (Ulma 1595 - Stoccarda 1645); studiò con G. Fabrici d'Acquapendente a Padova, dove esercitò prima di trasferirsi a Venezia e a Ulma. Assai celebrato fu il [...] suo Armamentarium chirurgicum (post., 1653) con la descrizione di tutti gli strumenti chirurgici allora in uso ...
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Autore latino non bene identificato (del 2º o del 3º sec. d. C.); secondo alcuni sarebbe Quintus Serenius, secondo altri Quintius Serenus, forse figlio dell'erudito Sereno Sammonico (dell'età di Settimio [...] Severo) autore di 5 libri di Reconditae res, perduti. Si ha di S. un Liber medicinalis in 1107 esametri, con la descrizione delle malattie e dei rimedî adatti (sono 63 ricette) ...
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Scrittore latino (sec. 4º d. C. circa), autore di un libro in 34 capitoli sui rimedî per le malattie che si possono trarre dal regno animale (Liber medicinae ex animalibus). Concorda spesso con Marcello [...] Empirico anche per l'uso di fonti comuni, fra le quali soprattutto i libri 28-30 della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...