Ghiandola
Patrizia Vernole
In anatomia sono detti ghiandole gli organi, o le strutture, costituiti da cellule specializzate nel secernere sostanze di varia composizione chimica. Il termine (dal latino [...] glandula, diminutivo di glans, "ghianda") fu introdotto dagli anatomisti del 16° secolo per designare varie strutture a lobuli, delle quali solo alcune sono ancora oggi così definite. Le ghiandole si possono ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] guerra, entrò dal 1298 al servizio del re Filippo il Bello; la sua Chirurgia, la prima nata fuori d'Italia, scritta in latino a partire dal 1306, è ricca di dottrina oltre che di esperienza, ma è purtroppo rimasta incompiuta per la morte dell'autore ...
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Linguistica
In fonetica, articolazione di una fricativa glottidale (o laringale), cioè il soffio espiratorio che è articolato principalmente nella laringe; in alcune lingue è sonoro. Nelle lingue che adoperano [...] l’alfabeto latino e nelle trascrizioni fonetiche si segna con h.
L’a., oltre che consonante indipendente, può essere integrante delle consonanti aspirate (occlusive dentali aspirate: th, dh; occlusive labiali aspirate: ph, bh; occlusive velari ...
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Medico ebreo (m. Damasco 1549). Esercitò la medicina in varie città italiane; fu medico personale di Paolo III, lettore nelle università di Bologna (1529) e di Roma (1539-41). Tradusse dall'ebraico in [...] latino molte opere scientifiche. ...
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Umanista (Acquapendente 1542 - Roma 1594), gesuita (dal 1570); insegnò retorica a Siena, Perugia, Roma; scrisse un poema epico, Quinque martyres e Societate Iesu in India (cioè Rodolfo Acquaviva e i compagni; [...] 1591), orazioni e liriche in latino; compilò le Annuae litterae della Compagnia di Gesù per gli anni 1586-91. ...
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Medico greco (527-565 d. C.), maestro di medicina a Roma, d'indirizzo pratico eclettico. Oltre a un'opera sugli occhi e a un'epistola intorno agli elminti, scrisse un'opera di terapeutica (in 12 libri), [...] che, tradotta in latino e poi in arabo, ebbe influsso sull'insegnamento medico medievale. ...
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Chirurgo (Saliceto, Piacenza, 1210 circa - Piacenza 1277 circa). Prof. a Bologna (1269), pubblico lettore di fisica e medicina a Verona (1275), poi a Pavia e forse a Piacenza, è autore di un'importante [...] Cyrurgia (1275 circa, poi tradotta dal latino in volgare e stampata più volte, a partire dal 1476). A lui e alla scuola bolognese va il merito di aver ripristinato l'uso del coltello in chirurgia, che era stato quasi abolito dagli Arabi che si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La medicina medioevale e la scuola salernitana
Piero Morpurgo
L’eredità antica
La medicina medioevale eredita la tradizione dei testi ippocratici e galenici, che viene integrata dalla circolazione di [...] al Πεϱὶ ὕλης ἰατϱικής (La materia medica) del greco Pedanio Dioscoride (o Dioscuride; 1° sec.). Quest’opera, la cui prima traduzione latina (con il titolo De materia medica) risale al 6° sec., è composta da cinque libri, in cui i medicinali sono così ...
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Medico (Forlì 1530 - ivi 1606); prof. di medicina alle università di Padova (1569), di Bologna (1587) e poi di Pisa (1592-1604). Si dedicò allo studio di diverse branche della medicina (igiene, tossicologia, [...] terapeutica, pediatria, oculistica, ecc.) e tradusse in latino le opere di molti autori greci (specialmente di Ippocrate). Particolare fortuna ebbe il suo trattato Artis gymnasticae libri sex (1569, con dedica al card. Alessandro Farnese; 2a ed. ...
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Medico e chirurgo arabo di Spagna, morto dopo il 1010, noto in Occidente sotto i nomi di Abulcasis, Albucasis, Alsaharavus, ecc. Sua opera principale è un compendio in trenta libri di tutta la medicina, [...] di cui il più importante è il trentesimo, sulla chirurgia; tradotto in latino da Gherardo da Cremona (sec. 12º), fu la fonte principale cui attinsero i più antichi chirurghi italiani, fra i quali G. Fabrici d'Acquapendente. Le sue opere sono ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...